La Guardia di Finanza di Lucera, a seguito di controlli finalizzati alla verifica della consistenza finanziaria e patrimoniale di una nota societa’ di Lucera operante nel settore edilizio, perche’ debitrice nei confronti dell’erario per un importo pari a € 2.476.098,12, ha accertato situazioni penalmente rilevanti integranti l’ipotesi di reato di cui at art. 11 del d.lgs. nr. 74 del 10.03.2000 (sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte).
In particolare, e’ stato appurato come la societa’ debitrice alienasse simulatamente diversi impianti, attrezzature ed automezzi, che poi, anche attraverso l’interposizione di terzi compiacenti, rientravano nella disponibilita’ di altre due societa’ riconducibili agli indagati, costituite, senza nessuna valida ragione economica, al mero fine di eludere e vanificare la riscossione coattiva nei confronti della societa’ debitrice.
Per tale condotta sono state segnalate alla competente a.g. nr. 6 persone per associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
A seguito di successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera, e’ stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal competente Gip del citato tribunale.
Il sequestro eseguito a garanzia del debito erariale ha avuto per oggetto nr. 18 veicoli industriali, nr. 2 autovetture, nonche’ alcuni impianti ed attrezzature per un valore complessivo di oltre 622.000,00 euro, riferibile al profitto del reato per le condotte realizzate successivamente all’entrata in vigore della legge n.244 del 24.12.2007 e finalizzate ad eludere la riscossione coattiva dei debiti tributari.
CERIGNOLA, OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA
FRODE CAROSELLO NEL SETTORE DEL COMMERCIO DI AUTOVEICOLI
Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Cerignola, a seguito di attivita’ di verifica eseguita nei confronti di una ditta completamente sconosciuta al fisco operante nel commercio di autoveicoli usati, hanno accertato l’emissione di fatture riferite ad operazioni inesistenti per circa cinque milioni di euro di imponibile con conseguente frode all’iva per circa un milione di euro, nonche’ l’omessa dichiarazione di proventi derivanti da attivita’ illecita per circa 220.00,00 euro.
In particolare, al termine di articolate indagini, si e’ accertato che la ditta verificata, esistente solo cartolarmente, ha operato al solo fine di intestarsi fatture di acquisto di veicoli provenienti da altri paesi dell’unione europea ed alla conseguente emissione di altrettante fatture a favore degli effettivi commercianti nazionali. in tal modo quest’ultimi, beneficiando di un indebito credito iva, hanno facilmente immesso sul mercato autoveicoli a prezzi molto concorrenziali, nella misura corrispondente all’imposta non pagata.
In alcuni casi, si e’ scoperto che anche dei privati non imprenditori hanno fatto ricorso a tale espediente al fine di acquistare direttamente autovetture all’estero senza il pagamento dell’iva.
Si e’ appurato, inoltre, che il soggetto controllato ha agito da prestanome di una societa’ per la vendita di pezzi di ricambio consentendo, alla stessa, di non figurare nelle transazioni commerciali intercorse con clienti ubicati, principalmente, in localita’ del nord italia e, quindi, di evadere le imposte sui redditi e l’iva. Al soggetto verificato, per essersi prestato a tali illecite attivita’, i beneficiari gli hanno riconosciuto un compenso nella misura di euro 250,00 per ciascun veicolo ed una percentuale del 3% sulla vendita di pezzi di ricambio.
Al termine del servizio, il titolare della ditta e’ stato deferito alla competente autorita’ giudiziaria per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti e, unitamente ai nr.7 privati, per il reato di truffa ai danni dello stato.
Nei confronti dei nr. 6 effettivi rivenditori ubicati fuori provincia, sono state inoltrate apposite segnalazioni ai competenti reparti del corpo