Il fenomeno delle migrazioni illegali viene svelato e raccontato dal giornalista di frontiera Gabriele Del Grande nel libro edito da Mondadori "Il secolo mobile". In collaborazione con Prossima, l’associazione culturale, artistica, scientifica e ambientale Utò-Lo Spazio della Luce ospiterà sabato 11 novembre, alle ore 18.30, nello spazio di via Pignatelli 14 a Lucera (in provincia di Foggia) l’autore Gabriele Del Grande per presentare la sua ultima opera di indagine storica, alla quale ha lavorato per un decennio. Sarà un'occasione per discutere di migrazioni, di quanto ci riguardano e coinvolgono le nostre vite e quelle delle nostre comunità. Dialogherà con Del Grande il giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Alessandro Salvatore.
«Cent’anni fa non esistevano passaporti, i confini erano aperti e si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare legalmente in Europa alla maggior parte dell’umanità: ovvero ai ceti popolari e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ai loro emigranti, respinti dai consolati, non resta che imbarcarsi di contrabbando dai porti del Nord Africa e della Turchia. Negli ultimi trent’anni hanno attraversato il Mediterraneo in quel modo 3,5 milioni di viaggiatori senza visto mentre i corpi di altri 50 mila giacciono tuttora sul fondo del mare mangiati dai pesci. Come siamo arrivati fin qua? E, soprattutto, come ne usciremo?». Con il rigore dello storico e il piglio del narratore, Gabriele Del Grande racconta la storia dell’immigrazione illegale in Europa. Una storia che spazia dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alle crisi delle ONG a Lampedusa passando per la stagione della libera circolazione con le ex colonie, il divieto di espatrio dal blocco comunista, i riots razzisti nelle capitali europee, la messa al bando dell’immigrazione non bianca, il crollo del muro di Berlino, il doppio cortocircuito dell’asilo e dei ricongiungimenti familiari e la stretta sui visti che dal 1991 alimenta il mercato nero dei viaggi.
Gabriele Del Grande, toscano classe 1982, ha lavorato per oltre dieci anni come reporter sul tema delle migrazioni tra Africa e Europa. Nel 2006 il suo blog Fortress Europe, online dal 2006, è stato il primo osservatorio europeo a fare luce sui naufragi dei migranti senza visto annegati lungo le rotte del contrabbando nel Mediterraneo. Da allora ha condotto ricerche in una trentina di paesi tra le due sponde del Mediterraneo e il Sahel realizzando numerosi reportage per la stampa italiana e internazionale. È co-regista del film Io sto con la sposa (2014) e autore di diversi libri, tradotti anche in spagnolo e in tedesco.
Per Mondadori ha già pubblicato Dawla. La storia dello Stato islamico raccontata dai suoi disertori (2018).