…“Io accetto la... ho sempre accettato il... più che il rischio, la... condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli.
Il... la sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in, come viene ritenuto, in... in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me.
E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare... dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro”
(Paolo Borsellino, nell’ultima intervista rilasciata a Lamberto Sposini, Luglio 1992)
Le parole pronunciate dal dott. Paolo Borsellino ancora oggi colpiscono per la forza di cui sono intrise. Andare avanti nonostante tutto, sapendo di essere nel giusto, di fare qualcosa di importante per quello Stato che non lo ha tutelato a sufficienza e che, forse, ha parzialmente congiurato contro di Lui. Le inchieste della Procura di Palermo e di Caltanisetta ci diranno se è vero.
Oggi, a 19 anni dalla sua morte, vogliamo ricordare l’Uomo Paolo Borsellino che si è sacrificato, senza tirarsi indietro, per un’idea superiore, per l’idea di Legalità.
Sfidare il destino pur sapendo di correre rischi lo rende Unico.
Pur volendo non si riesce a definire compiutamente la grandezza del gesto.
Giocarsi tutto (vita, famiglia, amicizie, serenità ecc…), andare fino in fondo, pur di compiere il proprio dovere al meglio, di adempiere a quel “dovere morale” che dovrebbe animare la vita di ognuno di noi.
Le parole pronunciate nel corso dell’intervista riportata si caratterizzarono per la lucida disperazione di un Uomo deciso, stoico che, come in una tragedia greca, prende atto della Sua condizione esistenziale, la fa propria e la vive con disincanto fino al momento finale.
Il circolo di FLI “Paolo Borsellino” di Lucera ricorda l’Uomo ed il Servitore dello Stato sperando che il suo sacrificio e quello dei ragazzi della sua scorta, continui oggi ad animare le coscienze di tutti quei cittadini che credono in una società più giusta, più libera dalle mafie, più uguale.
Circolo FLI Lucera