Chiudi

Giambattista Gifuni. Bibliotecario e genius loci.

Giambattista Gifuni. Bibliotecario e genius loci.

Circolo Unione di Lucera, martedì 9 dicembre 2025, ore 18:30

 

Lucera-Con il convegno Giambattista GIFUNI (Lucera, 1891 - 1977), bibliotecario e genius loci, inserito nel programma delle manifestazioni di “Lucera Capitale regionale 2025”, termina la rassegna “Personalità Capitali”, con la quale, a partire dallo scorso mese di maggio, il Circolo Unione di Lucera si è reso promotore di sei incontri di alta divulgazione sulla vita e le opere di altrettanti uomini illustri nativi di Lucera e dei Monti dauni. Dopo Antonio Salandra, Luigi Zuppetta, Gaetano Pitta, Donato Menichella e Giuseppe Colucci, il ciclo di incontri si chiude, infatti, martedì 9 dicembre, alle ore 18.30, con il ricordo di “Don Giambattista”, “anima e decoro” della Biblioteca di Lucera, che tante benemerenze acquisì nel corso della sua vita, quale uomo di cultura, bibliografo insigne, storico attento e sagace, specie delle vicende risorgimentali e del periodo post-unitario.

Introdotto e coadiuvato da Massimiliano Monaco, componente del Direttivo del Comitato provinciale dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e della Sezione di Lucera della Società di Storia Patria per la Puglia, a parlare del maggiore scrittore di storia locale e del genius loci “che conosceva tutto della sua città”, sarà suo nipote Giovanni Battista Gifuni, già Bibliotecario della Camera dei Deputati, anche lui, come suo fratello maggiore e noto attore Fabrizio, molto legato alla città dei suoi avi.

Compiuti gli studi classici nel rinomato Liceo Bonghi e poi quelli in Giurisprudenza all’Università di Urbino, dietro l’esempio paterno, Giambattista Gifuni intraprese per tredici anni una brillante professione forense, abbandonata nel 1930 allorché, ubbidendo alla sua vocazione di studioso particolarmente attento alla ricerca delle fonti, decise di dedicarsi esclusivamente ai prediletti studi storici, letterari e bibliografici, succedendo per concorso ad A. De Troia nella direzione della Biblioteca civica di Lucera, fondata nel 1817, dove in quarant’anni di attenta e amorevole gestione provvide al recupero di preziose raccolte private, fondi librari e archivistici, accrescendone la dotazione dagli iniziali 10.000 a circa 80.000 volumi. Dagli eredi dello statista Antonio Salandra (di cui suo padre Gaetano aveva sposato in prime nozze la sorella Concetta) custoditi nella casa nativa di Troia, ottenne, tra l’altro, l’autorizzazione a prelevare ed acquisire alla Biblioteca di Lucera libri, carte d’archivio e appunti inediti appartenuti allo statista pugliese. A lui fu affidata anche la responsabilità del Museo civico G. Fiorelli, e ciò gli permise di trasformare la sede di Palazzo De Nicastri-Cavalli e avviare iniziative e ricerche volte a mettere in risalto il patrimonio archeologico, epigrafico e numismatico di quella raccolta, successivamente illustrati nel saggio “Il Museo Fiorelli” (1947).

L’interesse storico, coltivato attraverso l’accorto studio delle fonti, l’attenta lettura delle riviste italiane e straniere e, più in generale, della relativa pubblicistica, lo portò alla stesura di numerose sillogi, tra le quali: “Varia” (1930), “Origini del ferragosto lucerino” (1932), “La Fortezza di Lucera” (1935), a numerose pubblicazioni su personaggi e autori di area meridionale, tra i quali Ruggero Bonghi, Luigi Settembrini, Domenico Cirillo, Raffaele Cassitto, e alla collaborazione a giornali e riviste locali e nazionali (Il Foglietto, Il Resto del carlino, L’Osservatore romano, Il Mattino, L’Osservatore politico letterario, Vie d’Italia, Archivio Storico Pugliese, Nuova Antologia, La Nuova Rivista storica, Il Risorgimento, Mezzogiorno, Letterature moderne). Nel 1937, in edizione riveduta e ampliata, ripubblicò “Lucera” (1934), interessante storia della città, preziosa per densità di notizie, chiarezza espositiva e assenza di passionalità municipale e diede alle stampe “Lucera augustea”. Nel 1942, “Profili e scorci di storia” e l’opuscolo “Per il recupero della Lex lucerina sui boschi sacri”. Non minore interesse profuse per la conservazione e il restauro dei monumenti simbolo della sua città (Anfiteatro, Fortezza, Cattedrale, chiesa di San Francesco). Sodale delle più alte menti della cultura italiana (B. Croce, R. Bacchelli, G. Ungaretti G. Fortunato, E. Pontieri, L.M. Personè, P. Bargellini, F. Ungaro, A. De Marsico, M. Sansone, P. Soccio), l’interesse per la storia locale, sempre però inquadrata in rapporto a quella generale, lo portava a introdurre agli eventi e alle loro testimonianze non solo i suoi numerosi e colti amici ma anche gli studiosi che frequentavano la Biblioteca.

Subito dopo la Liberazione riprese il suo impegno di libera testimonianza culturale, assumendo, insieme a Pasquale Soccio, la direzione del giornale locale “L’Azione democratica”. Nel 1959 gli veniva conferito il diploma di prima classe della Presidenza della Repubblica per benemerenze verso la Scuola, la Cultura e l’Arte ed era eletto membro della Deputazione di Storia Patria per la Puglia; nel 1960, in collaborazione con Domenico Lombrassa e Francesco Piccolo contribuiva alla pubblicazione di “Un giornale fra due città: Il Foglietto” e nel 1973 dava alle stampe “L’arma di Lucera”. Altri suoi scritti furono pubblicati postumi a cura di Giuseppe Trincucci. 

Ma l’impegno scientifico che maggiormente lo assorbì e per il quale conseguì il risultato più significativo fu lo studio del pensiero e dell’attività politica di Antonio Salandra del quale, dopo aver riordinato e studiato le carte rinvenute a Troia, pubblicò “Il diario di Salandra (1969), ricco di documenti inediti scrupolosamente annotati, relativi al periodo 1915-28; “I retroscena di Versailles” (1971), testimonianza diretta della partecipazione alla Conferenza di pace di Versailles e delle difficoltà incontrate dalla delegazione italiana; “Salandra inedito (1973), contenente i carteggi con B. Croce, G. Salvemini, F. Martini, A. Bergamini, L. Albertini; infine, la seconda edizione delle “Memorie politiche 1916-1925” di Antonio Salandra (1975), in cui Gifuni chiariva il distacco di Salandra dal fascismo dopo due anni di collaborazione, anticipato con il discorso parlamentare del 22 novembre 1924, seguito dalle dimissioni da presidente della giunta del bilancio (29 novembre) e reso pubblico con la dichiarazione di voto del 16 gennaio 1925, illustrava l’opera svolta dallo statista pugliese come delegato del governo italiano presso la Società delle Nazioni e ricostruiva il pensiero dell’uomo politico meridionale anche in merito a vicende particolari legate all’ambiente cittadino, come il trasferimento del Tribunale da Lucera a Foggia, vicenda che aveva coinvolto profondamente i lucerini e personalmente lo stesso Gifuni (che si era impegnato nell’annosa campagna anche con le pubblicazioni “La Regia Udienza di Capitanata”, “Il Tribunale di Lucera dal 1808 al 1923” e “Per Lucera, sede di Giustizia”), conclusasi nel 1939 con il ritorno del Tribunale a Lucera. 

Tra i suoi studi va altresì ricordata l’edizione delle “Lettere politiche 1865-1880” di Francesco De Sanctis (1970). Collocato a riposo nel 1967, Gifuni fu nominato Direttore emerito della Biblioteca e del Museo di Lucera, nonché Ispettore bibliografico onorario, Ispettore onorario ai monumenti e componente del Consiglio direttivo della Società di Storia Patria per la Puglia. In suo onore la Società Dauna di Cultura pubblicò nel 1976 un volume di scritti di suoi amici ed estimatori.

 

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

Lucera / Foggia / Italy

redazione@luceranet.it

Social Counter