Bilancio positivo per la ricca giornata culturale organizzata, domenica scorsa, dal CAI Foggia al Rifugio Casonetto nel cuore dei Monti Dauni a 700 metri di altitudine nel territorio comunale di Castelluccio Valmaggiore, in occasione della VII edizione di “Rifugi di Cultura”, importante manifestazione nazionale del CAI.
L’evento dal titolo “A spasso nel tempo… cultura e tradizioni nel cuore dei Monti Dauni", ha visto la partecipazione di oltre cento persone.
Tre sono stati i momenti più rilevanti della giornata.
La performance “Andata e Andata”, scritta e messa in scena, nel bosco, dal regista Raffaele Manna appositamente per l’iniziativa. Le attrici Carmen Canizzo, Selene Coccia e Patrizia Lembo hanno impersonato, rispettivamente, Katharine Putnam Hooker (1849-1935) - avventurosa scrittrice americana che, intorno agli anni ’20 del secolo scorso, fece un viaggio in Puglia e nei Monti Dauni - la figlia di Katharine e la sua segretaria. L’attore Ciro Tetta, da autista della Hooker si è trasformato in Ralph De Palma, un bambino emigrato da Biccari insieme alla sua famiglia in America e diventato l’uomo più veloce del mondo.
Altro momento particolare è stato la commemorazione di Mario Matrella, membro del Soccorso Alpino Italiano, perito in una tragica operazione di soccorso a Campo Felice il 24 gennaio 2017.
“Ricorderemo sempre Mario - ha sottolineato il Presidente uscente del CAI Foggia, Ferdinando Lelario - per il grande altruismo e per l’opera di volontariato che, con grande generosità, svolgeva insieme a tutto il corpo del Soccorso Alpino Italiano. In questi tempi in cui il volontariato sembra quasi una colpa e aiutare chi sta morendo in mare è reato, ricordare Mario e tutti gli altri che, dalle montagne al mare, si sacrificano per salvare vite umane ci fa ricordare quanto sia importante preservare il senso di umanità”.
Sono intervenute, per l’occasione, il vicesindaco del Comune di Castellluccio Valmaggiore, Michele Giannetta, la sorella Margherita e l’ex moglie Cinzia Cagnano, che hanno raccontato ai presenti alcuni aspetti personali della vita di Mario. “Grande la commozione quando il CAI ha donato alla primogenita Alice una targa – continua Lelario - e quando la madre ha scoperto una piastra metallica in sua memoria, affissa all’ingresso del Rifugio”.
Dopo la colazione a sacco con Nero di Troia e dolcetti locali, si è tenuta un’ultima rappresentazione teatrale: protagoniste quattro donne di Castelluccio Valmaggiore, che hanno allestito uno spazio scenico caratteristico, con bacinelle, lavatoi e indumenti antichi, dirette dalla regista Rocchina Marchese. Nel momento di lavare i panni, parlando tra di loro nel dialetto paesano, hanno snocciolato proverbi, detti popolari, cantato coinvolgendo tutti con entusiasmo.
La giornata si è conclusa con le danze popolari dell’associazione culturale e folkloristica I seguaci di Euterpe.
“È stato un modo - conclude il Presidente uscente - per ritrovare le radici culturali del territorio in cui sorge il nostro rifugio”.