Il Consiglio provinciale svolgerà una seduta monotematica dedicata ai problemi ed alle prospettive dell’Università degli Studi di Foggia alla luce dei tagli al Fondo di finanziamento ordinario deciso dal Governo con la manovra economica approvata in Senato. E’ il risultato del dibattito apertosi in seno all’Assise questa mattina a seguito della presentazione di un ordine del giorno del Partito Democratico per manifestare solidarietà ai ricercatori – “per il disagio causato dalla continua mortificazione del loro lavoro e della loro dignità” – ed agli studenti – “costretti a subire gli effetti di pluriennali tagli indiscriminati e di continui sconvolgimenti organizzativi” – e impegnare “il presidente della Provincia di Foggia ed i rappresentanti della Capitanata in Consiglio regionale e in Parlamento a sostenere in ogni modo ed in ogni sede gli sforzi dell’Università nel suo percorso di sviluppo, a 10 anni dalla sua istituzione, fortemente voluta dal territorio”.
Il confronto sul documento “è stato, ovviamente, influenzato dalla difficoltà della maggioranza di centrodestra stretta com’è tra la volontà di tutelare l’Ateneo foggiano dal serio e concreto rischio di cessare l’attività o perdere l’autonomia gestionale – afferma il capogruppo del PD, Antonio Prencipe – e la necessità di non contestare apertamente la manovra economica del Governo Berlusconi che avrà il voto favorevole anche del presidente della Provincia, Antonio Pepe”. Il punto di mediazione trovato “consentirà di approfondire il tema direttamente con il rettore Giuliano Volpe, del quale condividiamo la battaglia, e con il presidente del Consorzio per l’Università, Davide Leccese, per comprendere se e quale ruolo può svolgere l’Amministrazione provinciale al fianco, innanzitutto, degli studenti e dei ricercatori, cioè di due tra le componenti più vitali della nostra comunità”.
La soluzione unitaria è stata trovata anche rispetto all’ordine del giorno sulla crisi del comparto agricolo proposto dal PD e condiviso ed emendato dal centrodestra. “L’impianto di sostanziale critica all’operato del Governo è immutato – continua Prencipe – e non poteva essere diversamente vista, ad esempio, la mancata proroga della fiscalizzazione dei contributi previdenziali che provocherà fallimenti e licenziamenti. A questa si è aggiunta la condivisibile sollecitazione alla Regione Puglia ad assumere un profilo più fattivo e operativo particolarmente a sostegno delle aziende in crisi”. Analogo “atteggiamento dovrebbe avere l’Amministrazione provinciale – aggiunge il capogruppo del Partito Democratico – a cui abbiamo fornito, in più occasioni e pressoché inutilmente, il nostro contributo di idee e programmi”.
“Avvertiamo per intero la responsabilità di dare voce alle porzioni di società ed ai settori economici più colpiti dalla crisi e dalle inique decisioni del Governo – conclude Antonio Prencipe – e gli ordini del giorno presentati sono gli atti, politici e istituzionali, che la esprimono e cercano di tradurla in azione di governo, anche quando non tocca a noi governare o amministrare”.
COMUNICATO STAMPA