Contrastare il fenomeno degli incendi boschivi, lo smaltimento illegale dei rifiuti e l’inquinamento delle acque; attuare progetti per ridurre il rischio derivante dalle frane e dalle altre conseguenze dal dissesto idrogeologico: sono questi gli obiettivi di “Progetto Communitas”, iniziativa promossa dai comuni dei Monti Dauni, col supporto del Gal Meridaunia, e finanziata dal Cipe. Il piano rientra nell’ambito degli interventi finalizzati a definire strategie e azioni di sviluppo basate sulla cultura della legalità, della sicurezza e dell’inclusione sociale. Il “Progetto Communitas”, cui aderisce anche il Comune di Carlantino, sta proseguendo con una serie di incontri informativi sulle tematiche ambientali. Il dissesto idrogeologico, in questi anni, sta causando danni ingenti al sistema viario e all’economia agricola della zona già messa in ginocchio dal crollo del prezzo di base dei raccolti. La crisi dell’agricoltura ha avuto conseguenze negative sui livelli occupazionali, innescando un processo che ha portato centinaia di cittadini a emigrare. “Progetto Communitas” vuole essere uno strumento per accrescere nei cittadini la consapevolezza strategica delle potenzialità del proprio territorio. Il piano ha già attivato alcuni laboratori sul tema del recupero dei rifiuti e della valorizzazione dell’ambiente. Soggetti attuatori dell’iniziativa sono l’associazione “Araba Fenice” di Carlantino, le cooperative “San Michele” di Orsara di Puglia e “Monti Dauni Multiservice” di Volturara Appula.
Alla fine del percorso, si procederà alla stesura di un “Codice etico”, una raccolta di regole e di buone prassi per passare dalla salvaguardia alla valorizzazione del patrimonio ambientale di tutta l’area. Il “Codice Etico” sarà presentato nei prossimi mesi nel “Villaggio Primavera” di Carlantino.
FONTE: COMUNE