Domenica 23 giugno si è tenuta ad Accadia la prima tappa del progetto “Viaggiando di Pro Loco in Pro Loco”, sostenuto dall’Unpli Puglia delegazione monti dauni con lo scopo di far conoscere maggiormente il proprio territorio e favorire maggiore coesione tra le associazioni.
“Conosciamo Accadia” (questo il nome della prima tappa) ha permesso alle Pro Loco partecipanti, tra cui Lucera, Sant’Agata, Troia e Casalnuovo, di conoscere le suggestive peculiarità e i meravigliosi spazi accadiesi. Guidati dalla Presidente della Pro Loco Concetta de Bellis, la giornata è iniziata con l’escursione alle Gole di Pietra di Punta, raggiunte attraverso un sentiero incorniciato da una fitta foresta che costeggia il Torrente Frugno. Le cascate e i laghetti che si trovano in fondo alla gola regalano un suggestivo scenario che come ha avuto modo di appurare il presidente della Pro Loco di Lucera, Sergio Alfieri: «sembra di essere arrivati in un’oasi dopo il deserto».
La giornata è proseguita con la visita al Santuario della Madonna del Carmine situato sul Monte Crispignano dove, secondo la tradizione, apparve ad un pastorello la Madonna del Carmine nella crepa di una roccia; in seguito fu qui eretto un santuario il quale attira annualmente numerosi pellegrini.
Il pranzo si è tenuto presso l’azienda agrituristica “Santa Maria” dove si è potuto gustare le specialità del territorio.
Infine la giornata è terminata con la visita al Museo Civico e del “Rione Fossi”, l’antico Borgo di Accadia, abbandonato in seguito al terremoto del 1930 ed oggi disabitato: un luogo estremamente suggestivo e poetico tra scorci di un passato che sembra essere immortalato nel tempo, tra stradine e vicoli sinuosi, abitazioni medievali e resti di Chiese. Il borgo fa da cornice ai concerti del Festival Accadia Blues, fiore all’occhiello tra le manifestazioni organizzate, che si tiene ogni anno il terzo fine settimana di luglio.
Il villaggio abbandonato, suggestivo e poetico come abbiamo detto, ha permesso a noi visitatori di fare un tuffo nel passato idilliaco e di riflettere sulla caducità del tempo e sulla bellezza sublime della natura.
Il paesologo e poeta Franco Arminio, definito da Roberto Saviano come «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato», troverebbe materia poetica da cui attingere per i suoi versi, sempre intrisi e votati alla retorica dell’abbandono.
«Portami con te in una strada di campagna, dove abbaiano i cani[…]Portami dove c’è il mondo, non dove c’è la poesia». Scrive Arminio. Allora Accadia è il posto giusto, perché lì c’è il mondo, e tutto diventa poesia.
Le volontarie del Servizio Civile Nazionale
Maria Grazia De Luca e Chiara Modestino
Nella foto: da sinistra Maria Grazia De Luca, la presidente della Pro Loco di Accadia Concetta de Bellis, il presidente della pro Loco di Lucera Sergio Alfieri e Chiara Modestino.