Nonostante i moniti di pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti che vietano l’utilizzo di smartphone prima degli undici anni è inevitabile che nella società “Hi-Tech” dove non si conosce il mondo reale real-world da quello virtuale “e-world” (Calvani,2017) è inevitabile che i bambini e le bambine ne facciano un uso massiccio, sebbene la maggior parte di essi tendono all’isolamento, invece che dedicarsi allo sport ed attività all’aperto, possibili anche a causa del clima mite del mese di Maggio. Tuttavia per alcuni genitori altri contrari all’idea di vietare l’utilizzo del cellulare nella gita scolastica è stato un vero e proprio beneficio sia per i bambini che per i docenti delle classi V D e VD della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Radice-Manzoni” di Lucera(FG), dove il corpo docenti e rappresentanti di classi per evitare episodi incresciosi di cyberbullismo, utilizzo illecito delle piattaforme social network, e la pubblicazione di video ed immagini senza il consenso di terzi è stato opportuno il diniego di portare i cellulari alle classi, salvo al personale accompagnatore e rappresentante delle classi, al fine di rendere piacevole della gita, nonché l’ultima per la scuola primaria, e soprattutto evitare rimproveri di qualsiasi natura, soprattutto nelle strutture ospitanti. “E’ vero che non essere in comunicazione per sei-sette ore per i genitori è un vero problema”, però a disposizione degli stessi era possibile far uso dei numeri forniti dalla scuola, che hanno comunque sia resi disponibili mediante i gruppi whatsapp e telegram notizie pertinenti alla giornata trascorsa a Taranto. Docenti, allievi, allieve e rappresentanti hanno visto che tutti non hanno avuto la necessità dello strumento tecnologico, se non di videocamera o fotocamera per immortalare i luoghi visitati ed hanno visto una maggiore partecipazione dei componenti alle visite guidate, nonché una gita indimenticabile atecnologica, e priva di qualsiasi stimolo dannoso causato dall’incolumità altrui.
Matteo Mantuano