Raccogliere la sfida dell’innovazione scatenando la voglia di impresa in una provincia che vuole essere più attenta nell’attingere al ricchissimo paniere di strumenti di agevolazione finanziaria della Regione Puglia.
L’InfoDay organizzato presso alla Camera di Commercio di Foggia sui MiniPIA, il nuovo strumento della programmazione 2021-2027 che integra la misura dei PIA, con l’impianto procedurale del Titolo II, si trasforma in un lungo confronto tra il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, la direttrice del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio, il direttore generale di Puglia Sviluppo Antonio De Vito, il presidente della Camera di Commercio foggiana Damiano Gelsomino e un folta platea di imprenditori, professionisti, bancari, rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati, intorno ai fattori principali con cui innescare maggiore attenzione agli strumenti della finanza agevolata che, in Capitanata, pur essendo in crescita negli ultimi anni, resta meno forte rispetto ad altre province pugliesi.
“Dal turismo, che avete insegnato a tutti i pugliesi, all’agroindustria, ci aspettiamo molto in progetti di impresa innovativi dalla provincia di Foggia”, ha detto Delli Noci, evidenziando che il set di modifiche introdotto rispetto all’impianto del Titolo II “è stato pensato anzitutto per facilitare l’accesso alle misure agevolative anche in territori che hanno mostrato meno interesse finora”.
“Dobbiamo stimolare la circolazione delle informazioni e, per farlo, creeremo un’antenna di Puglia Sviluppo qui a Foggia, in modo che si moltiplichino occasioni di confronto e di aggiornamento sui tanti casi concreti che contraddistinguono la vita delle imprese”, ha anticipato Piemontese.
“Abbiamo semplificato e velocizzato tutti i passaggi istruttori riducendoli all’osso, consapevoli di quanto il fattore tempo sia decisivo, oggi, per fare impresa e per la crescita”, ha detto Berlingerio.
“Questa nuova famiglia di strumenti non modifica di molto la struttura delle misure già conosciute e sperimentate, salvo che per il fatto di richiedere piani di investimento vero e proprio, caratterizzati dall’essere innovativi, concetto per noi molto esteso”, ha sottolineato De Vito.
Modernizzare i metodi produttivi e di erogazione dei servizi, migliorare il trasferimento di conoscenze, identificare gli usi più efficaci delle tecnologie, dotare la forza lavoro di adeguate competenze, favorire processi sostenibili e di economia circolare: sono questi gli obiettivi dei MiniPIA che finanziano, con un minimo di 30 mila e un massimo di 5 milioni di euro, piani di investimento presentati da micro e piccole imprese, nonché dai liberi professionisti, equiparati alle piccole imprese come esercenti attività economica.
Come funzionano i MiniPia
I MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione, si rivolgono a micro e piccole imprese, nonché ai liberi professionisti, con l’obiettivo di agevolare programmi integrati di investimenti produttivi e di innovazione, di qualificazione del personale oltre che favorire l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.
Potranno essere agevolati investimenti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati a temi quali la digitalizzazione, l’efficientamento energetico e l’ecosostenibilità che devono essere integrati con progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale delle imprese.
I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo ammissibile compreso tra 30mila e 5 milioni di euro.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
Gli investimenti per l'innovazione dei processi e dell’organizzazione e quelli per l’innovazione non possono superare 1 milione euro; gli investimenti per la formazione non possono eccedere 500mila euro; quelli per la tutela dell’ambiente non possono superare 3 milioni di euro. Le spese per servizi di consulenza, inclusa l’internazionalizzazione, e le spese per la partecipazione alle fiere non possono essere superiori a 500 mila euro.
Gli interventi da agevolare sono selezionati con procedura valutativa a sportello. Le domande devono essere inoltrate unicamente in via telematica a partire dal 29 febbraio attraverso la procedura on line “Pacchetti Integrati di Agevolazione”, mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/