Ancora una volta il Governo centrale consente ai Comuni di differire al 30 settembre 2013 l'approvazione del bilancio di previsione.
In termini generali, permettendo di approvare un bilancio preventivo per l’anno in corso a novanta giorni dalla fine dell'anno, significa solamente navigare a vista e tirare a campare.
Infatti finché l’ente non approva un bilancio di previsione, la misura della capacità di spesa "va in dodicesimi". Ciò significa che in ogni singolo mese il Comune non può spendere più di quello che aveva complessivamente programmato nell'anno precedente, diviso dodici. È una partizione secca, insomma, che non tiene conto del fatto che l’incidenza della spesa sui singoli mesi non è simmetrica.
Con l'aggravante che nel regime transitorio dei "dodicesimi" il Comune non può attivare nessuna spesa di natura nuova, non può "applicare gli avanzi di bilancio" non potendo usare nemmeno eventuali risparmi derivanti dal precedente anno; come se non esistessero, finché non si approva il bilancio dell’anno in corso. Tutto si riduce a “minima ordinaria amministrazione”.
Senza bilancio approvato non possono essere date risposte concrete alle problematiche dei cittadini, non possono essere programmate opere pubbliche, iniziative turistiche, convenzioni con associazioni se non nei dodicesimi di spesa con un blocco totale dell’attività dell’ente.
Moltissimi comuni, però, sono voluti uscire da tale appiattimento amministrativo dotandosi del bilancio preventivo, almeno entro la metà dell'anno. Purtroppo tra tali comuni, non c'è quello di Lucera che evidentemente preferisce "tirando a campare, navigando a vista".
E la scusa non può essere l'incertezza sulle previsione delle tariffe e sui trasferimenti perché il bilancio, nel corso dell'anno, può legittimamente subire le necessarie variazioni. Le incertezze economiche-finanziarie, rispetto a una oculata, puntuale e efficace programmazione delle spese e degli investimenti dell'anno in corso sono di secondaria importanza. La verità è che i ritardi accumulati dall'amministrazione Dotoli sono gli ulteriori sintomi d'incapacità di far programmare decentemente il Consiglio Comunale uno sviluppo serio e accurato della Città, con l'aggravante di far lavorare a basso regime gli uffici comunali, in assenza di un Piano Esecutivo di Gestione aggiornato.
Siamo giunti ormai alla fine di giugno di quest’anno e ancora non vi è traccia del bilancio di previsione per l’anno 2013. Il grido d'allarme del Partito Democratico è finalizzato a scongiurare ciò che è successo lo scorso anno, quando il bilancio di previsione venne approvato dal Consiglio Comunale con pesantissimo ritardo: il 22 novembre 2012!. Una cosa semplicemente sconcertante se si pensa alle problematiche e alle attese della popolazione.
Il Partito Democratico chiede con forza a quello che rimane dell’Amministrazione Dotoli di portare il più presto possibile in approvazione il bilancio, sperando che non voglia attendere il termine ultimo del mese di settembre, in quanto significherebbe continuare ad assistere all'inquietante agonia del Comune di Lucera.