Con un convegno su Antonio Salandra prende inizio al Circolo Unione di Lucera venerdì 30 maggio 2025, alle ore 19:30, il ciclo di incontri “Personalità Capitali”, iniziativa che lo storico Sodalizio di Piazza Duomo dedica nell’anno della Cultura alle più eminenti personalità politiche e intellettuali di Lucera e dei Monti dauni.
Nelle aule universitarie come in quelle parlamentari, al Governo come negli alti uffici ai quali fu chiamato, il conservatore e nazionalista Antonio Salandra (Troia, 13.8.1853 - Roma 9.12.1931), liberale della scuola cavouriana, pur nelle contraddizioni degli uomini di potere, legò saldamente il suo nome ai destini della nazione. Prima che freddo e schivo uomo politico, fu uomo di cultura varia e profonda: docente universitario di Scienza dell’Amministrazione a Napoli e di Diritto amministrativo a Roma (dove fu anche preside della Facoltà di Giurisprudenza); consigliere provinciale dal 1885 al 1895 e presidente della provincia di Capitanata dal 1890 al 1895; rappresentante del collegio elettorale di Lucera alla Camera dei deputati dal 1886 al 1919; sottosegretario di Stato, ministro, capo del governo, plenipotenziario alla Conferenza di Versailles, rappresentante italiano alla Società delle Nazioni; senatore del regno. Eletto deputato ininterrottamente per dodici legislature, a partire dal 1886, rimase per 45 anni in Parlamento, dove si distinse per 253 interventi, 204 progetti di legge e14 incarichi di governo, divenendo, in particolar modo, il protagonista indiscusso dell’epilogo del processo risorgimentale italiano. Al termine del primo conflitto bellico, da “modesto borghese”, come amava definirsi, rientrò “con onorata modestia” nei suoi ranghi parlamentari, dai quali cercò invano di piegare il nascente movimento fascista, integrandolo nello Stato liberale.
Sulla poliedrica figura di Antonio Salandra numerose domande impegnano ancora gli storici. Ad esse cercherà di dare una risposta il prof. Carmine Pinto, ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Salerno, direttore del Dipartimento di Studi Umanisti e coordinatore del Dottorato di ricerca in Studi internazionali storici e letterari dell’ateneo salernitano, già direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, la cui produzione saggistica e letteraria spazia dalla politica alla storia d’Italia, incentrandosi principalmente sul periodo che va dall’XIX al XX secolo.
La relazione del prof. Pinto, dal titolo: “Il liberalismo nazionale di Antonio Salandra. Una interpretazione storica”, sarà preceduta dagli indirizzi di saluto del Presidente del Circolo Unione Silvio Di Pasqua, dei sindaci di Lucera, Giuseppe Pitta e di Troia, Francesco Caserta, di Francesco Barbaro, direttore del Comitato provinciale dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e dall’intervento di Massimiliano Monaco, Consigliere di amministrazione del Circolo Unione di Lucera e promotore dell’iniziativa, che introdurrà e modererà l’incontro.
Il convegno del 30 maggio inaugura una serie di appuntamenti che proseguiranno il 6 giugno, con un convegno del prof. Giuseppe Clemente su Luigi Zuppetta e riprenderanno, dopo la pausa estiva, fino alla fine dell’anno in cui Lucera sarà capitale regionale della cultura.