L' 08 maggio, in merito alla vertenza Celam Spa, si è tenuto l’incontro tra l’amministrazione comunale lucerina, rappresentata dagli assessori Fabio Valerio e Tommaso Iatesta, con l’Unione Sindacale di Base.
All’incontro erano presenti anche le Rappresentanti Sindacali Unitarie e una delegazione di lavoratori.
Il dibattito ha evidenziato come la crisi dello Stabilimento, con grandi potenzialità rispetto alla filiera del laterizio, con massima duttilità rispetto ai prodotti da realizzare, sia di tipo finanziaria e non di tipo produttivo.
Inoltre si è fatto rilevare, da parte delle rappresentanze dei lavoratori, che lo Stabilimento è stato fermato per mancanza di fideiussioni in merito alle spese energetiche. Le risorse richieste ammontavano a 800mila euro.
A fronte di questa indisponibilità fideiussoria, da parte delle banche, i costi sostenuti dalla collettività, ad oggi, sono già superiori ad 1.500.000mila euro e sicuramente raddoppieranno se lo Stabilimento verrà chiuso definitivamente.
Di fronte a queste contraddizioni, si è fatto rilevare come USB, che non si può accettare in silenzio quello che sta avvenendo anche nella nostra città.
Non è possibile che quando le banche sono in difficoltà, la politica interviene con fior di milioni di euro (vedi caso MPS), e poi si lasciano chiudere fabbriche e fallire imprenditori.
L’amministrazione comunale ha condiviso le preoccupazioni emerse dall’incontro e si è deciso di avviare un tavolo tecnico, in sede prefettizia, per trovare tutte le soluzioni possibili.
Bisogna dare dignità ai 60 lavoratori della Celam spa, questo lo si fa con il lavoro, riavviando lo stabilimento.