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LE VACANZE DEI FOGGIANI

..Finalmente si parte:  Si va in vacanza. Certo i tempi sono duri, i soldi pochi,  ma per i foggiani la vacanza è un  “obbligo” al quale non si può venir meno:  pena la messa alla gogna da parte dei vicini; del quartiere, della comunità intera.  Essere additati e derisi per strada, come “quei poveracci che non sono andati in vacanza” è una cosa insopportabile per qualsiasi foggiano verace.

 L’invidia, del resto  è risaputo, è un male antico  che accompagna il carattere di molti foggiani , insieme a quello di “vantarsi” sempre di tutto e di più di quello che fanno gli altri. Ciò può far accadere, per esempio, che se la mia vicina di casa ha fittato la casa a Margherita per un mese, io, a costo di mangiare pane e acqua  tutti i giorni ( pur facendo apparire in pubblico che mangio prosciutto e parmigiano  mezzogiorno e sera!)  prenderò la casa per un mese ma…a Mattinata: Vuoi mettere? Per lo stesso motivo succede, a Foggia, qualcosa di surreale. 

Tutti noi, da sempre, siamo abituati a vedere il mercato del venerdì ( almeno quello  di una volta)  pieno di gente che si accalca alle bancarelle; così pure il Rosati. Ma, quando si parla con qualcuno, mai nessuno ha comperato  le scarpe, gli abiti, le borse, la biancheria ecc, al mercato. Fateci caso: tutti siamo andati nei migliori negozi di Foggia,  che dovrebbero quindi essere gli unici ad essere aperti e superaffollati anche se, in verità, appare il contrario. Ricordo che quando a Foggia, sul  “Viale della “Standa”, com’e’  chiamato ancora oggi dai foggiani  Corso Vittorio Emanuele, c’erano i negozi di calzature più accorsati: Varese, Leopoldina ecc. Si faceva la gara  a vantarsi (falsamente!) di averle comperate all’uno piuttosto che dall’altro. Così  come ricordo che si faceva la gara a chi fittava la casa al mare nel posto ritenuto più “in” ( si fa per dire). L’avvocato andava a San benedetto del Tronto, L’impiegato a Pineto o Francavilla al mare, oppure sul Gargano, l’operaio a Margherita di Savoia e, chi proprio non poteva, ma doveva!  A Siponto. Ovviamente  tutti poi andavano nei migliori stabilimenti balneari, super attrezzati, tranne poi a sapere che ogni giorno si caricavano ombrellone e sdraine, occupando un pezzo di spiaggia libera.

In merito  alle vacanze, ci sono stati casi di famiglie  che non potendoselo proprio  permettere, ma dovendo far vedere ai vicini che ci andavano, hanno fatto la spesa per  15 gg; acquistato ventilatori di ultima generazione, ipersilenziosi ( perché il condizionatore d’aria in funzione si nota!) e si sono chiusi in casa per due settimane, dopo aver detto a tutti che partivano per le vacanze in un qualche  villaggio turistico! Queste famiglie caricavano le auto  a tardissima sera,  con valigie e borsoni vuote,  facendo grande baccano per farsi notare dai vicini, poi, dopo che già durante il giorno avevano salutato tutto il circondario, partivano…ma,  percorsi pochi km e fuori da qualsiasi visuale, lasciavano l’auto in un autorimessa e, quando a notte fonda  tutti dormivano , piano piano, uno alla volta, tornano nel loro appartamento e vi si chiudono dentro. Se avevano dei bambini li mandavano dai nonni o da qualche zio. Ovviamente si  lasciava la  cassetta della posta piena, si lavavano di notte, usavano bagni chimici e lampade abbronzanti.  Alcune altre semplici regole completano il programma: Mai accendere la luce! Tv,  e pc al bando; cellulari con la vibrazione , ma solo per ricevere o mandare sms. Quando i cellulari non esistevano i telefoni suonavano invano.. 

Trascorse le due settimane si faceva l’operazione inversa. Unica accortezza quella di gettare le buste di immondizia, che intanto si erano accumulate, una al giorno; così tanto per non dare nell’occhio e  lamentarsi con i vicini delle piante che  seccate…perché l’impianto di irrigazione ( tenuto spento..) non ha funzionato. E se qualcuno si “azzardava”, essendo piuttosto sospettoso: “Ma avete fatto le foto?” Ecco pronta la risposta: “Signora mia: che ne sapete, l’ultimo giorno , prima di partire, ci hanno rubato la macchina fotografica che mio marito, quello sciagurato, aveva lasciato sul tettuccio dell’auto!” Sarà questa la conferma, per il vicino, che l’altro non si è mai mosso da casa sua!

Ma esiste anche un’altra tipologia di “vacanzieri” foggiani. Sono quelli che occupano abusivamente una casa popolare; hanno minimo tre figli, allaccio di acqua ed energia elettrica abusiva, rigorosamente disoccupati e “sopravviventi” con il relativo assegno; perennemente davanti agli uffici dei servizi sociali e del comune, per chiedere assistenza e sovvenzioni; non pagano,( perché l’ISE è pari a zero) rette di scuola, libri, medicina ecc. Mangiano alla caritas e, a volte, si incatenano, quando proprio non possono mantenere più la famiglia. Però! Arrivati magicamente al venerdi, da un box ricavato  in un seminterrato, emerge, con tutta la sua potenza, il fuoristrada di ultima generazione comperato con un finanziamento a dieci anni di cui si pagherà solo la prima rata.. e caricato di ogni bene, si parte per il fine settimana al mare o in montagna!

A proposito di montagna: tutti i foggiani sono amanti della neve ( l’inverno), come del mare (l’estate), e tutti sono dei perfetti sciatori. Infatti, fateci caso il prossimo anno,  dall’8 dicembre  alla fine di marzo, ovunque si vada: in Italia o all’estero ( Austria, Svizzera ecc) in qualsiasi albergo; pensione;  fittacamere ecc, ci sono interi nuclei famigliari di foggiani vestiti più da carnevale che da neve: con scarponi e tute acquistate al venerdi ( ma non sarà mai ammesso , nemmeno sotto tortura!) che si fanno la loro “settimana bianca”. Hai visto mai che tu vai a farla e io no? Ma a costo di andare a chiedere l’elemosina… Ovviamente, non avendo mai indossato gli sci in vita loro, il massimo che fanno è quello di fittarsi una sedia sdraio per abbronzarsi, mentre i figli , con lo slittino o la gomma-slittino,  giocano. Queste famiglie sono anche le prime a presentarsi a tavola a pranzo, cena e colazione ( spazzolando gran parte  del buffet) . Alla fine torneranno a casa con 10 kg in più, unico ricordo della settimana bianca!

Non vi dico poi, per esperienza diretta dovuta al lavoro che svolgo, quando c’è stato il boom di Sharm El Sheik, la nota località turistica egiziana, sul mar rosso. Famiglie intere, con figli piccolissimi, molte conosciute come “indigenti” o che vivono di pensione sociale o di invalidità: tutti ad acquistare viaggi last second….a prezzi impossibili tali da far pensare che andassero con aereo a pedali, ed a munirsi di passaporto ( ciascuno costa circa 100 euro e in molti casi i nuclei famigliari erano di 5/6 persone per cui si spendeva più del soggiorno) perchè non si sarebbe mai potuto  permettere che il mio amico o conoscente  o vicino, oppure collega, ci  fosse andato, e io no!

Comunque sia, a settembre e marzo, al ritorno dalle vacanze: dal mare o dai monti, finte o vere, inizia il ballo delle..”balle”. Ciascuno ha  fatto di più e di meglio dell’altro. Su un pianerottolo dove abitano 4 famiglie: una avrà affittato una villa con vista mare mozzafiato; l’altra sarà stata nel miglior albergo della zona, con piscina e idromassaggio in camera; l’altra ancora ospite di amici su una favolosa imbarcazione, l’ultima ospite di un villaggio turistico on campo da golf. In realtà avranno passate le vacanze in un monolocale con 8 posti letto, in uno stabile lontano 2 km dal mare; oppure in una pensioncina con bagno in comune; affittato il pedalò  o il moscone. Ma tant’è’, queste sono le nostre abitudini che  ci hanno resi  famosi nel mondo. E comunque: vera o falsa, al mare o in montagna…la vacanza è sempre vacanza…A proposito……...Buone Vacanze a tutti!

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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