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L’ASSESSORE CHE VOLEVA FAR CHIUDERE L’OSPEDALE LA PIU’ VOTATA!

 

Non ce la prendiamo con Elena Gentile, l’assessore regionale di Cerignola che era favorevole alla chiusura dell’ospedale o, per dirla in maniera più dolce, non si opponeva al suo drastico ridimensionamento. Ricordate, più particolarmente,  il sonoro mandato in onda da un  giornale online locale? L’Assessore  era schierato tra quelli che avevano assunto una posizione largamente fiancheggiatrice del progetto del riordino dei presidi ospedalieri varato dalla Giunta Vendola, riordino che mirava, tra l’altro,  a rafforzare il “suo” nosocomio di Cerignola e smantellare di fatto quello lucerino, che dai 139 posti letto sarebbe dovuto passare a 71.  Questa la permessa. lI risultato é che nelle primarie per la scelta dei candidati al Parlamento l’assessore di Cerignola, Elena Gentile, è risultato il più votato (578), superando anche Michele Bordo (552), che pure aveva diffuso qualche comunicato salva faccia e coscienza a difesa del “Lastaria”.  Insomma, è una città che protesta, ma quando si tratta di dare meriti a chi veramente si batte si gira dall’altra parte. Sarebbe stato il momento per far comprendere a coloro che non hanno difeso l’ospedale che dalle nostre parti non si passa illesi politicamente quando si tratta di far parlare le urne. E, invece, è accaduto il contrario. Supponiamo che la dirigenza locale del Pd abbia lavorato molto a favore della Gentile, cosa pienamente legittima, ma che contrasta evidentemente con i tanti comunicati diffusi dalla segreteria politica quando la battaglia per l’ospedale infuriava e quando in tanti a livello locale si battevano il petto in segno di solidarietà verso il comitato pro ospedale e per quanti mettevano in campo tutte le loro energie per evitare un’altra azione selvaggia di depauperamento del patrimonio dei lucerino, quel patrimonio che è costato lacrime e sangue, come direbbe l’allora prima cittadino, l’indimenticato Peppino Papa, comunista doc. 

 Resta davvero l’amarezza  per un disegno che paradossalmente ci vede affossatori del nostro stesso destino, copione che si ripete puntualmente quando si tratta di difendere qualcosa a Lucera e di Lucera. Corsi e ricorsi storici. E’ la ripetizione dello  stesso atteggiamento dei lucerini, quando, prima di sopprimere il  vecchio treno 44 anni fa, il Ministero mise in funzione contemporaneamente i pullman a titolo sperimentale.  Cosa fecero i viaggiatori lucerini? Anziché ignorare i mezzi su gomma, li utilizzarono pienamente disertando quello su rotaia! Una maniera per auto castrarsi!  Ricordiamo ancora i cartelloni issati all’interno dell’ospedale per sottolineare il silenzio dei nostri uomini politici regionali, tra cui spiccava proprio Elena Gentile, invitata, come gli altri,  a non ripresentarsi a Lucera al momento delle elezioni ad evitare brutte sorprese! I  lucerini non capiscano che non hanno più armi per potersi difendere. Non hanno più un riferimento politico locale di alto livello, per cui quando si tratta di difendere qualcosa che li appartiene non possono che appoggiarsi a gente esterna, che, ovviamente, fa finta di difenderli mentre in realtà tifano per il proprio territorio, Come è accaduto per gli ospedali, che sono stati salvati, difesi e potenziati da coloro eletti nel loro  bacino elettorale. 

 Si è visto a Roma, quando coloro che si battevano per la difesa del tribunale non sono neppure stati ricevuti da un galoppino del Ministero di Grazia e Giustizia. Praticamente, sono stato messi alla porta! Soltanto con la scheda possono difendersi e sperare di ottenere qualche risultato. Se utilizzano la scheda al contrario vuol dire che è davvero finita. Ma, almeno smettetela  di lamentarvi e di prendere atto che i primi  vostri avversari siete  voi stessi. Vedrete che succederà la stessa cosa anche in occasione della prossima campagna elettorale per le politiche, durante la quale le solite facce senza scrupoli si ripresenteranno e certamente troveranno a sostenerli proprio i lucerini. Scommettiamo? Ripetiamo: è questa la storia di Lucera. Sperare di rivoltarla è operazione titanica, per cui non resta che accettare in silenzio un declino ormai ineluttabile. Ormai siamo solo dei becchini addetti alla conta dei cadaveri. Gli ultimi: Equitalia, Agenzia delle Entrate, Tribunale, ospedale e, dulcis in fundo, la cantina sociale. E non è finita qui!

Antonio di Muro

 

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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