Nel precedente commento alle elezioni abbiamo messo sotto osservazione soltanto il PDL e il Pd per il semplice fatto che essi rappresentano i due maggiori partiti strutturati e appartenenti al quadro politico tradizionale. Non ci sfugge evidentemente il significativo successo dei grillini, che va inserito in un contesto completamente diverso da quello che ci accompagnato sinora nella valutazione degli impegni elettorali. Naturalmente il voto agli esponenti del movimento cinque stelle è, anche a Lucera, espressione di un moto si ribellione verso la politica e la sua Casta, per di più in un momento di grande difficoltà sociale. Sarebbe grave se questa risposta muscolare venisse sottovalutata, ritenendo che la protesta possa essere presto assorbita. Il dato del movimento, grosso modo, si aggira intorno ai 5 mila voti, per cui il suo posizionamento è di eccellenza, con un piazzamento nelle primissime posizioni. Sarebbe interessante sapere chi ha preferito i grillini, anche se è facile immaginare che i consensi attribuiti alle liste civiche presenti nelle scorse elezioni amministrative siano defluiti proprio nel bacino elettorale di “cinque stelle”. Una considerazione: la lista civica di Costantino Dell’Osso e quella di Antonio Tutolo hanno messo nel proprio carniere complessivamente nelle ultime elezioni comunali circa 5mila voti, più o meno lo stesso risultato conseguito da “cinque stelle”.
Si può dedurre,dunque, che c’è stato un travaso di questi voti “civici” nell’area del comico Beppe Grillo. Certo è una supposizione, perché nessuno verrà mai a dirci come effettivamente siano andate le cose nell’urna. Difficile che la cosa possa ripetersi nella prossima competizione elettorale locale se Antonio Tutolo manterrà in vita la sua lista e se Costantino Dell’Osso riterrà di scendere nuovamente in campo. C’è da osservare che Tutolo si muove secondo lo stile urlato, simile, in qualche modo, a quello di Grillo e sviluppa un tipo di azione di forte contestazione verso l’Amministrazione in carica e, più in generale, verso quel mondo politico responsabile, a suo giudizio, di aver ridotto la città in stato di stallo, di inedia. Più o meno quello che afferma Grillo in riferimento ai problemi nazionali. Si sta facendo un gran parlare di questo movimento, che rappresenterebbe la novità in assoluto nella politica, anche locale. Massimo rispetto per i grillini, ma ora bisogna passare dalla fase della contestazione a quella della proposta.
Con la sola proposta, alla lunga, non si fa va nessuna parte. D’accordo, all’inizio puoi racimolare qualche punticino in più, ma alla distanza la insipienza operativa porta inevitabilmente al declino. La storia politica è ricca di questi movimenti, che spuntano per fare da contenitore alla rabbia dei cittadini. Come non ricordare l”Uomo qualunque” che mobilitò a suo tempo tanti contestatori del sistema. Più recentemente abbiamo visto all’opera la Lega Nord, che sembrava volesse sbranare quelli della Casta politica, all’insegna di Roma ladrona. Si è visto quale è stata la fine della Lega, che si è subito allineata alla politica tradizionale dei ladri e dei furbacchioni, come i deludenti risultati poi giunti dimostrano. Comunque, il successo di “cinque stelle” è una stimolazione, un incoraggiamento a cambiare le carte in tavola e dare finalmente ai partiti quell’anima votata allo spirito di servizio, che significa servire i cittadini e non il contrario. Se così sarà uscirà una politica rinvigorita e trasparente.
a.d.m.
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