Non è una barzelletta o un pesce d’aprile, anche se quest’ultimo è fuori tempo massimo. In sintesi: il Tribunale sarà soppresso, ma resterà a Lucera. Come sarà possibile? I fatti stanno così. Per poter ospitare il presidio giudiziario lucerino, quello del capoluogo deve prendere in affitto altri locali a Foggia, posto che l’attuale logistica non è in grado di poter ospitare anche gli uffici lucerini, che resterebbero vuoti, peraltro senza una immediata destinazione. I vertici del Tribunale di Foggia hanno così pensato di lasciare le cose come stanno e di far funzionare quella che è diventata ormai una sede distaccata del capoluogo, visto che c’è la volontà degli amministratori lucerini di far fronte alla spese dell’intera operazione quantificabile in euro 250.000,00 ogni anno. L’assicurazione a voler finanziare il costo dell’operazione è giunta direttamente dal Sindaco Pasquale Dotoli, come si evince da una dichiarazione dallo stesso rilasciata al sito online Luceraweb. Il Comune intende dare il suo patrocinio finanziario sperando che, con il nuovo Governo, possa essere rivisto la nuova geografia giudiziaria firmata dal Ministro Paola Severino, alla luce degli impegni che tutte le forze politiche hanno assunto nel corso degli incontri romani organizzati proprio a difesa dell’autonomia del Tribunale di Lucera e, nello stesso tempo, mantenere in vita le sue ex sedi distaccate. Per quest’ultime, come è noto, c’è l’impegno dei Comuni di riferimento di onorare gli impegni di fitto.
C’è anche una ragione di carattere sociale e economico, posto che il Tribunale di Lucera continuerebbe a funzionare regolarmente nella sede naturale, pur senza il sigillo dell’autonomia, cosa che interessa relativamente, purché siano mantenuti integri i livelli dei vantaggi di carattere economico. E’ di tutta evidenza che il funzionamento degli uffici giudiziari procurano un indotto notevole per la vita economica della città, oltre a consentire a tanti dipendenti del posto di lavorare nella propria città, senza essere costretti a quel pendolarismo che è esiziale per la vita dei nuclei famigliari. Naturalmente la notizia non può che far piacere, anche se era stata già avanzata e giudicata irricevibile dai vertici ministeriali. Soddisfatta la questione finanziaria nei termini sopra prospettati, sarebbe stato logico lasciare le cose come stavano, anche perché non vi è un ulteriore aggravio di personale. Come dire che il costo dei dipendenti non sarebbe mutato e gli ausiliari avrebbero avuto il vantaggio di non spostarsi. Per il magistrati il discorso è diverso, perché il loro percorso professionale li espone a continua variazione di sede. Speriamo che le cose si realizzino nei termini enunciati e che il prossimo Governo, se si farà, manterrà gli impegni assunti da quanti, anche ad alto livello, si sono impegnati a riesaminare il piano della presenza dei Tribunali, valutando quelle condizioni obiettive che indicano quello di Lucera tra i più efficienti e ad alta valenza sociale, in relazione alle difficili condizioni di ordine pubblico.