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Grano duro: dopo la petizione di Cia, ancora stallo sulle richieste più urgenti

Confederazione delusa da primo Tavolo di filiera al Masaf. Contratti di filiera e Granaio Italia, continua la battaglia a tutela della produzione 100% Made in Italy; passi avanti su CUN

Roma,agosto 2023 - La riattivazione della CUN, Commissione Unica Nazionale, il potenziamento dei contratti di filiera tra agricoltori e industria e l’avvio di Granaio Italia, il Registro telematico dei cereali, semplificato dal 2024. Su queste azioni, già sollecitate e di conclamata urgenza e validità servivano risposte, si è optato per una riunione interlocutoria, assicurando solo il riavvio della CUN in via sperimentale. Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, e il numero uno di Cia Puglia, Gennaro Sicolo, commentano così, delusi, l’esito del primo Tavolo di filiera grano-pasta, convocato per la data odierna al Masaf.

Di fatto, come spiegano i vertici di Cia, è stata per il momento sdoganata la CUN, strategica per assicurare più trasparenza al mercato, e come già annunciato 20 giorni fa nell’incontro della Confederazione dal ministro per la consegna del dossier tecnico e delle oltre 50 mila firme raccolte con la petizione nazionale su change.org. Il confronto su Granaio Italia, invece, è risultato fermo. Decisamente lontano, poi, l’accordo sui contratti di filiera tra agricoltori e industria, fondamentale per ridefinire rapidamente i prezzi sulla base degli attuali costi di produzione.

“Sicuramente un buon clima, ma poco collaborativo all’interno della filiera -è intervenuto il presidente di Cia, Fini-. La nostra mobilitazione, quindi, continua. Rifletteremo sulle prossime iniziative, assicuriamo però al ministro l’intenzione a lavorare insieme per stringere davvero sulle priorità, che sono -ha concluso- solamente misure e soluzioni utili a restituire redditività, equità e competitività al comparto”.

A fargli eco, il vicepresidente nazionale e titolare di Cia Puglia, Gennaro Sicolo: “Il ministro Lollobrigida ha ribadito che ‘il Made in Italy si paga’. Gli diamo appuntamento a dopo la pausa estiva e torneremo per dar voce a un milione di italiani che tra petizione e impegno sul territorio, sono con noi. Non abbandoniamo la nostra mobilitazione a difesa del grano duro italiano e del lavoro di tanti agricoltori che lo producono, senza vedersi riconosciuto il giusto prezzo. Il confronto tra produttori, mugnai e pastifici è una cosa seria -ha aggiunto-, sia chiaro che vogliamo il bene dell’intera filiera, la nostra non è una lotta contro qualcuno, è una lotta per il grano 100% italiano”.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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