Gianni Pitta ha precisato: non ha sfiduciato il Sindaco Pasquale Dotoli nell’ultimo Consiglio Comunale. Si deve dedurre che, al solito, sono stati quei cattivelli della stampa ad aver preso una cantonata! E’ il consueto copione. Dalla precisazione si è potuto apprendere che Pitta continua ad essere a tutti gli effetti capogruppo del PDL, cosa che non era ben chiara, tenuto conto delle tante dichiarazioni divergenti che circolavano sull’argomento. Per il resto Pitta si è dichiarato ancora fervido sostenitore del primo cittadino, anche se il suo contributo mira a trovare vie di uscita, in relazione allo stato determinato dai continui episodi di insofferenza che hanno condizionato il cammino della Amministrazione. Per quanto ci riguarda era il Pitta che ci aspettavamo. Egli in effetti è stato sempre un elemento di equilibrio all’interno della maggioranza di centro destra, che non é deflagrata completamente anche grazie al suo lavoro di intermediazione politica e umana nei momenti di maggiore difficoltà. Pitta ha lanciato la proposta di allargare l’orizzonte della maggioranza per tentare una soluzione difficile: fare squadra nel finale di legislatura, in modo da portare a compimento quei progetti che potrebbero dare un respiro di sollievo alla cittadinanza. Pitta è ben consapevole, da imprenditore, delle difficoltà reali in cui si dibattono i cittadini, difficoltà che egli tocca tutti i giorni per mano attraverso quelle che attanagliano pure le sue aziende.
Il suo è un proposito nobile, anche se in politica di nobile è rimasto ben poco. Comunque, mai dire mai, per cui c’è sempre augurarsi uno scatto di responsabilità da parte di quelli che dicono di voler fare gli interessi della città attraverso il mandato elettorale. In questi giorni, oltre al caso Pitta, è stato molto dibattuto quello di Vincenzo Forte del Pd, il quale ha accettato, su indicazione della maggioranza di centro destra, il ruolo di presidente della commissione urbanistica. Era facile immaginare che ne sarebbero scaturite polemiche a iosa e che si sarebbe acuita la contrapposizione tra segreteria politica del Pd stesso e il gruppo facente capo ai fratelli Franco e Vincenzo Forte. Questi ultimi hanno confermato la loro posizione di autonomia all’interno del partito, a cui non intendono dar conto. La loro posizione intransigente potrebbe far supporre che alle spalle vi sarebbero dei supporters ad alto livello, come dimostrerebbero le allusioni a personaggi di caratura regionale e nazionale. Noi, modestamente, ribadiamo che occorra subito fare chiarezza e far ritrovare al partito l’unità, che gli stessi elettori di sinistra reclamano.
Per quanto riguarda la presidenza della commissione urbanistica affidata alla direzione di Vincenzo Forte, riteniamo che la reazione sia sproporzionata, forse perché si intravede nel gesto di Forte un primo passo per poi sostenere la maggioranza di centro destra. Solo supposizioni. Per capire come stanno effettivamente le cose, bisogna ora vedere come Forte si comporterà in Consiglio Comunale dinanzi alle proposte della maggioranza o di quella che resta. Se continuerà a fare opposizione così come ha fatto sinora non ci sarà motivo di dubitare delle sue affermazioni, in relazione alle quali la sua decisione rispecchierebbe la volontà di dare un contributo per il miglior funzionamento della commissione urbanistica. Per il momento restano in piedi tutti gli elementi che fanno del Pd un partito rissoso, benché la realtà imponga una riconciliazione foriera di buoni risultati soprattutto per la città.
a.d.m.