Pasquale Dotoli, Sindaco di Lucera, forse non ha tutti i torti. Può essere giustificato il suo temporeggiare in ordine alla sostituzione dei due assessori mancanti nella sua Giunta, dopo che ha sperimentato la delusione (e l’amarezza) di altri innesti, che si sono rivelati ininfluenti o addirittura esiziali per la vita amministrativa e politica della città. Dotoli ha utilizzato tutte le strategie possibili: tecnici, mezzi tecnici, esponenti di area, esterni, politici puri, politici di grande esperienza, ma alla fine si è sempre trovato a mani vuote. Si può dire che ha trascorso più tempo a tappare i buchi nella sua Giunta che per altri problemi riguardanti la realtà vera e ossuta della città. Naturalmente è un modo per far comprendere come sia stata difficile l’esperienza di Dotoli al Comune, mai sorretto sul serio dai partiti della sua coalizione vincente. Anzi, questi sono stati i suoi peggiori nemici! Ovviamente, non è che un Sindaco sia tenuto giocoforza a rilasciare le deleghe, posto che queste sono di sue assoluta pertinenza. Il primo cittadino, delegando i suoi collaboratori/ assessori, trasferisce parte del suo potere decisionale e di programma, pur restando coordinatore dell’attività di Giunta. Insomma, è un po’ quello che si verifica per il Consiglio dei Ministri, dove quest’ultimi hanno in dote una fetta del potere del Presidente del Consiglio.
Pasquale Dotoli è libero di fare quello che vuole. Ci mancherebbe. Certamente il suo temporeggiare proviene anche dall’amara considerazione che non risolverebbe gran che immettendo altri due soggetti nell’Esecutivo, visti i precedenti. Tuttavia sta forse perdendo l’occasione di dare quella svolta giovanile per la quale si è sempre battuto e che rientrava nelle sue ambizioni. Sapete che giorni fa sono circolati i nominativi di due brillanti giovani professionisti, l’avvocato Pietro Di Carlo e la professoressa Deborah Testa, quali probabili sostituti di Costantino Dell’Osso e Giacomo Capobianco. Pare che non se ne farà nulla, perché lo stesso Di Carlo sembra abbia fatto intendere di non volersi intruppare nella Giunta ad un anno dalla scadenza del mandato elettorale. Posizione rispettabile, anche se dai giovani ci aspetteremmo qualche brivido in più! Certo i due non avrebbero potuto fare miracoli, anche perché l’esperienza non si acquisisce nei banchi di scuola o nell’esercizio della professione, che sono tutt’altra cosa. Però, all’esterno avrebbero potuto dare una immagine meno incrostata politicamente, posto che i due non hanno una militanza tale di partito da poter essere indicati quali collettori di interessi “particolari”.
Deborah Testa si è battuta nelle ultime elezioni, con la lista “Noi donne”, proprio perché quest’ultime si potessero appropriare di un ruolo essenziale nella vita cittadina, smontando vecchio schemi che hanno mostrato tutti i loro limiti in termini di risultati. Non intendiamo fare il tifo per questi due giovani professionisti, ma solo accreditarli di un contributo che avrebbero potuto dare, come dire?, nel segno di una ventata di freschezza anagrafica alla Giunta e forse anche sollecitazioni corrette in termini di una sana e proficua programmazione. Detto questo, riteniamo che Pasquale Dotoli non si spingerà oltre e che a breve rimpolperà la sua Giunta con due nuovi arrivi. Il fatto di presentarsi alle prossime elezioni con un Esecutivo zoppo non gli gioverà in termini politici, posto che dovrà giustificare ben sette giravolte in questo campo. Sempreché deciderà di ripresentare la sua canditura a Sindaco. Come pare probabile.
a.d.m.