Si è dimesso il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, il senatore Costantino Dell’Osso. Probabilmente anche gli altri due consiglieri della sua lista, “Più forza per Lucera”, Michele Miano e Gabriele Dell’Osso, ritireranno l’appoggio alla maggioranza nella quale si sono ritrovati loro malgrado, a seguito dell’operazione che ha visto il loro capo corrente siglare il patto di pacificazione con Pasquale Dotoli a seguito della brutta vicenda riguardante il ruolo di direttore generale. A questo punto non si vede come l’Amministrazione possa continuare a vivere o a sopravvivere, anche per il fatto che deve ancora guarire le tante ferite inferte al suo tessuto dalle tante defezioni inanellate sin dalla sua esordio. Nel prossimo Consiglio Comunale vi è il primo accapo che riguarda proprio la valutazione dell’attuale situazione politica-amministrativa, per cui è da ritenersi che in quell’occasione il primo cittadino farà conoscere la propria posizione ed eventualmente dimettersi, pure a seguito del ritiro dell’altro Assessore Giacomo Capobianco.
In verità, non è stata una decisione che ha sorpreso più di tanto quella del senatore Dell’Osso, il quale più volte, in privato, ha manifestato la sua insoddisfazione nello stare in una orchestra nella quale si sentono solisti e dove, però, mancano gli elementi di accompagnamento. Si è buttato a capo fitto nell’avventura amministrativa, pensando di fare cosa utile nel mettere a disposizione la sua esperienza e il suo bagaglio politico e professionale. Non ce l’ha fatta a stare con persone che parlano lingue diverse, tranne quella di voler bene alla città, proposito per il quale Dell’Osso ha ritenuto di scendere in campo e di mettersi nuovamente in discussione sul piano operativo, che è quello a lui congeniale.
Ecco il testo della lettera di dimissioni fatta pervenire al primo cittadino:” Le mie dimissioni da assessore comunale che oggi ti presento, riflettono la mia riconosciuta irrequietezza se non inquietudine nell’immaginare soluzioni nebulose su scelte non unanimemente condivise. L’affacciarsi – ora – di altre spettacolari invasioni territoriali che la stampa quotidiana ci ha annunciato, il silenzio su massicce iniziative imprenditoriali, mi hanno ancor più convinto che occorre stimolare una presa di coscienza della comunità che amministri e, conseguentemente, poter adottare ogni utile manifestazione di volontà atta ad impedire lo scorrere taciturno delle pratiche burocratiche che consentirebbero un ulteriore vulnus alle risorse naturali che tutti ci invidiano: la bellezza del nostro territorio e il suo paesaggio che va strenuamente e continuamente difeso e tutelato.
Caro Pasquale, consentimi ancora una volta di sollecitarti di tenere a cuore il mantenimento della Scuola di Specializzazione delle Professioni Legali, unico presidio accademico della nostra città su cui fiume di parole ho versato, ma sempre, infine, rivelatesi un inutile discorrere privo di conseguenti e concreti riscontri. Invero, fatti nessuno. Non voglio perciò essere compreso tra coloro che, amministrando la nostra bella Lucera, abbiano decretato la fine di una gloriosa istituzione di rango accademico, unica nella nostra provincia, di grandissima valenza scientifico-culturale. Caro Sindaco, mi taccio senza oltre dilungarmi perché so che ti è difficile vedere le cose come obiettivamente sono e sulle quali rimango convinto che ne hai conoscenza. Misurarti con estrema verità, probabilmente ti sarà ancora una volta difficile; io ho scelto la via più facile che sommessamente indico pure a te: dare voce al popolo che ti ha eletto. Con la consapevolezza e l’orgoglio di avere servito te e la mia città, in questo breve lasso di tempo, con onestà e rispetto ti saluto cordialmente”.