Sabato 11 maggio alle ore 19,00 sarà presentato, presso il salone di rappresentanza del circolo Unione di Lucera, il libro di Francesco Barbaro: Roberto Curato l'ingegnare bonificatore che sognava di trasformare il Tavoliere'
Questo il programma della serata.
SALUTI
On. Vincenzo Bizzarri - presidente Circolo Unione.
Dott. Cristoforo Carrino – presidente Consorzio Studi per i problemi agricoli.
Dott. Antonio De Luca presidente Unione Agricoltura Lucera.
Dott. Filippo Schiavone – presidente provinciale Confagricoltura Foggia.
INTERVENTI
Prof. Paolo Emilio Trastulli – saggista, critico d’arte.
Prof. Francesco Barbaro – giornalista, saggista.
MODERA
Dr. Giuseppe Trincucci presidente sezione di Lucera Società di Storia Patria.
Roberto Curato ebbe nella sua non lunga, ma intensa, vita tanti ruoli. Imprenditore illuminato. Abile pubblicista, autore di una lista di decine di saggi ed articoli, culminata nel lavoro editoriale “Nuovi orizzonti economici mondiali ” scritto nel 1933 per la Treccani. Oratore brillante, chiamato a rappresentare la Capitanata anche a Milano al convegno nazionale sull’irrigazione del 1925. Sindaco nel 1924 e podestà nel 1934 di Lucera. Accademico dei Georgofili. Meridionalista attento, convinto della necessità che lo Stato investisse nel Sud d’Italia per creare infrastrutture ed innescare così un processo virtuoso di crescita.
Curato fu tutto questo ed altro. Un uomo capace di intuire la validità di progetti innovativi. Tanto da entrare a far parte, assieme ad Alberto Pirelli, nel 1917 nel comitato per la costruzione della Ferrovia Transbalcanica Roma, Valona, Istanbul; apprezzare gli embrionali esperimenti di genetica applicata all’agricoltura fatti in Nord America agli inizi del ‘900.
Curato, però, fu soprattutto il primo commissario straordinario del Consorzio Generale di Bonifica di Capitanata, incaricato dal sottosegretario Arrigo Serpieri di calare nel Tavoliere la bonifica integrale voluta dal regime fascista. Per realizzare quell’incarico Curato redasse un piano di trasformazione che prevedeva centinaia di km di strade, linee elettriche e telefoniche, acquedotti, ponti, cinque nuove città e novantotto borgate rurali. Quella progettualità ambiziosa, meticolosa e articolata sopravvisse alla sua stessa precoce morte e fu raccolta dalla neonata Repubblica nell’immediato Secondo Dopoguerra.
Il libro – edito dalle Edizioni del Rosone - racconta, mediante le vicende di Roberto Curato, un pezzo della storia di Lucera nel primo quarantennio del ‘900 con tanti uomini – Mario Prignano, Francesco Piccolo, Riccardo Del Giudice, Alfonso De Giovine, Alfonso De Peppo, Roberto De Peppo, Giuseppe De Peppo, Alberto Mastrolilli, Francesco Lastaria, Giambattista Gifuni – che segnarono le vicende politiche, culturali economiche della città in quel periodo storico.
Il ruolo di commissario del Consorzio proiettò Curato sul panorama regionale e nazionale, portandolo anche a diretto contatto, nel gennaio del 1934, con Mussolini, al quale illustrò di persona a Palazzo Chigi, il piano di trasformazione di quello che era il più grande comprensorio di bonifica d’Italia.
Fra i protagonisti di quella pagina di storia, che fu la bonifica integrale, raccontata in questo libro: Gaetano Postiglione, Giuseppe Pavoncelli, Domenico Siniscalco Ceci, Gabriele Canelli, Giuseppe Caradonna, Celestino Trotta, con i quali Curato discusse, collaborò, dialogò, si scontrò, nel comune desiderio di cercare di modernizzare e far crescere il Tavoliere.