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Una cartolina amara per la Capitale Pugliese della Cultura 2025

L’incendio che ieri ha devastato la collina del 'Belvedere' della villa comunale di Lucera ha inferto il colpo di grazia a quel che restava del florido “polmone verde” della città.

Mani ignote, in un caldo e ventoso pomeriggio di inizio estate – non particolarmente torrido – hanno deciso di portare a termine l’opera di distruzione iniziata anni fa.

Le fiamme questa volta sono arrivate fino alle soglie dell’abitato, coinvolgendo non solo la collina ma anche la villa stessa.

È stato necessario l’intervento dei Canadair, che hanno compiuto numerosi lanci di acqua e liquido ritardante, facendo la spola con i bacini idrici vicini fino al calar della sera. Il loro supporto ha agevolato il lavoro di vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari, impegnati a terra nel contenere l’emergenza.

Il fuoco ha trovato terreno fertile tra le sterpaglie e l’erba secca, abbondanti in questo periodo, complice una manutenzione assente o parziale.

Negli anni scorsi erano state destinate delle risorse per il recupero e la cura delle aree più colpite dai continui attacchi dei piromani, ma, nei fatti, poco o nulla è stato fatto.

A mente fredda, ci si domanda: perché? A chi giova distruggere il verde, la natura, ciò che è fondamentale per la vita stessa dell’essere umano?

Una domanda che resta, purtroppo, senza risposta. Resta invece la triste consapevolezza che questa terra, già afflitta da mille problemi, faticherà a risollevarsi, nonostante gli sforzi e le tante, sincere iniziative per rianimarla.

Una terra amara, come tanti l’hanno definita sui social. Ma non dobbiamo arrenderci, soprattutto noi che abbiamo scelto di restare, anche potendo “cambiare aria”.

Siamo rimasti a Lucera perché amiamo questa città. Perché ci piace passeggiare in villa, nel centro storico, godere della bellezza dei nostri monumenti. E nel tempo, nel nostro piccolo, abbiamo dato il nostro contributo.

Ora però le istituzioni devono fare la loro parte. Con i fatti, non con le parole. Di promesse e chiacchiere ne abbiamo sentite troppe.

La villa non può essere lasciata all’abbandono. Le strette vie del borgo medievale hanno basole colme di avvallamenti, ostaggio di auto e mezzi di ogni tipo. L’immondizia spunta ovunque.

Le istituzioni devono agire. Ma anche i cittadini devono ricordare che sono loro a “fare” la città, con comportamenti rispettosi delle regole e del bene comune.

Questo, troppi lo dimenticano. E così, non si va da nessuna parte.

Il pomeriggio di ieri, domenica 8 giugno, resterà nella memoria come una brutta cartolina per la 'Capitale Pugliese della Cultura 2025'.

Ma da qui deve partire una presa di coscienza. Perché se la cultura è anche rispetto del paesaggio, del patrimonio e della vita collettiva, allora c’è ancora tanto da fare. Subito.

Danilo De Sabato

Per la foto grazie a Sunday Radio.

admin

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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