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TRIBUNALE: IL MINISTERO DA’ I NUMERI

 

Che il Ministero di Grazia e Giustizia  dia i numeri in ordine alla nuova geografia giudiziaria è un fatto ormai indiscutibile. E non lo dicono solo gli avvocati del Circondario di Lucera, i quali potrebbero avere un interesse professionale o campanilistico a motivo della loro presa di posizione. Se allunghiamo lo sguardo  sulle altre zone dove sono stati chiusi i tribunali viene fuori sempre la lamentela improntata alla inaffidabilità dei dati del Ministero, per dire che le decisioni draconiane sono state formalizzate con elementi fuorvianti, come dire bugiardi. E proprio in proposito ci ha scritto l’avvocato Antonio de Cesare, membro dell’Ordine degli Avvocati di Vigevano, importante centro quest’ultimo che si è visto privato del tribunale.  Dice l’avvocato de Cesare testualmente: ” E’ tristemente emerso quanto già sapevo e cioè che il Ministero ragiona su dati errati: basti pensare che la popolazione servita dal tribunale di Vigevano viene indicata in 160.000 abitanti, mentre il dato reale è di ben 257.000! (tale dato è ora ufficializzato nel parere della Commissione Giustizia del Senato e quindi introvertibile”.  Ora contabilizzare gli abitanti di una città non dovrebbe essere difficile, specie quando al Governo vi sono i professori bocconiani, che camminano con le narici divaricate in segno di superiorità divina. 

 L’altro problema è quello della mancanza della sensibilità politica verso questi problemi, che, intaccando interessi sociali corposi, andrebbero valutati con una sensibilità che non sia solo affidata  a necessità di contabilità, ma soprattutto alle condizioni di vita degli stessi cittadini, specie di quelli che versano in zone disagiate. Aggiunge il nostro interlocutore: ” Ho trovato sempre un muro di gomma ai “piani alti” e quanto da Voi raccontato (ndr: da noi in questo spazio) mi convince sempre di più che le decisioni prese nelle stanze dei ministeri siano fuori da ogni logica ( o meglio ne hanno una che a noi sfugge e che possiamo solo intuire)”.  E’quello che noi abbiamo sempre detto. Quando certe decisioni vengono affidate alla valutazioni dei ministeriali le conseguenze sono sempre tragiche, come quando al vertice degli Enti va un tecnico puro.  Questi ministeriali sono quelli che in realtà preparano i provvedimenti, che però devono necessariamente passare alla valutazione del politico che ha la delega del settore, il quale politico deve innanzitutto rapportare la decisione agli impegni programmatici.  Un esempio.  In quale programma, anche di questi tecnici-professori, è stata prevista la soppressione ei tribunali?  Su questa proposta hanno per caso votato i cittadini? E’ un atto di arbitrio, che mortifica le popolazioni interessate.

 L’avvocato  de Cesare non lo dice, ma lascia intendere che nei corridoi ministeriali se  non hai un santo un paradiso, manco ti ascoltano. E anche queste cose sono state da noi dette e ridette, citando il caso della soppressione del treno, esperienza vissuta stando  in prima linea. Tanti tribunali sono stati i salvati pur con requisiti al di sotto di quelli previsti dalla legge. Si sono addirittura inventate situazioni di criticità criminali e mafiose che in quelle zone, per loro fortuna, non conoscono!  Hanno messo le pezze occorrenti per giustificare i provvedimenti! Che significa tutto ciò? Facile immaginarlo. In quelle zone sono intervenuti i mammasantissima che hanno imposto al Ministro di adeguarsi alla volontà politica e non a quella tecnica.  E’ il mammasantissima che manca dalle nostre parti, dove abbiamo mezze calzette, che pensano solo a coltivare il loro orticello elettorale.  Mancano, per capirci, i Vincenzo Russo e tutti parlamentari che gli facevano da corona, i quali difendevano a spada tratta il nostro patrimonio ed, anzi, hanno combattuto per accrescerlo e adeguarlo alle esigenze delle popolazioni, ingaggiando veri “combattimenti” con i colleghi del Barese,  che in quel momento nel collegio Bari-Foggia rappresentavano i nostri “nemici” sul piano politico e clientelare.  E tra questi nemici chi c’era? Nientemeno che Aldo Moro e Vito Lattanzio. Vi Pare poco? Fate i raffronti con quelli che ora militano anche nella politica provinciale di Capitanata e vi renderete conto della distanza abissale che separa gli uni dagli altri!  Insomma, dobbiamo procurarci in loco le difese, altrimenti vi saranno ancor più pianti amari. Ma questo dipende anche da chi va a votare. Cioè da noi. 

a.d.m.

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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