C’è tanta passione nel progetto culturale del senatore Costantino Dell’Osso, il quale, appunto, ha una delega che gli garantisce la necessaria operatività in questo comparto. Il suo è una specie di manifesto sottoscritto per riscoprire e rilanciare quella radice culturale di cui Lucera si vanta, ma che negli ultimi tempi ha difficoltà a trovare le giuste proiezioni. La visita alla nuova biblioteca e pinacoteca di “San Pasquale” gli ha dato l’opportunità di toccare le corde dell’orgoglio lucerino, in un settore che da secoli incorona la città leader indiscussa. E’ nel grande e prestigioso nuovo contenitore del passato che si può quasi toccare per mano il ruolo di Lucera nell’ambito culturale, anche attraverso significativi passaggi legati alla monumentalità e alla storia che ha visto l’intreccio di diverse civiltà. E di qui, ha detto Dell’Osso, che la città deve ripartire, mettendo sul piatto dello sviluppo un settore che davvero può rivelarsi trainante per un riscatto complessivo di Lucera. E bisogna farlo col concorso di tutti, abbattendo quegli steccati che tante volte colgono solo l’obiettivo di impantanare anche le buone iniziative che si vanno proponendo.
Pure per non disperdere il patrimonio di idee e di impegno che ci hanno lasciato tanti amministratori illuminati e perciò benemeriti, a cui va il merito di averci lasciato in dotazione una struttura che è il vanto della città e della Capitanata. Meritevoli di citazione sono stati quelli - da Bonghi e De Vito e sino ad alcuni amministratori loro succeduti - che hanno messo il loro mattoncino per far sorgere un’opera che era considerata spregiudicata da tanti, ma che invece rivelava il germe fecondo capace di dare lievito, respiro e prospettiva al grande lavoro del compianto Giambattista Gifuni. Dell’Osso ha pure la delega al museo, come dire che dovrà occuparsi di due istituzioni di grande rilevanza culturale, che ora, però, bisogna riempire di contenuti. E per farlo occorre assicurare loro la direzione, che ora è certamente indefinibile . Ci rendiamo conto che il personale del Comune è complessivamente inadeguato, ma bisogna trovare a tutti i costi la soluzione perché le scoperture vengano colmate e che quelli che già lavorano al loro interno diano il massimo dell’ impegno, specie quando sarà inaugurata la nuova biblioteca.
Ci interessa sottolineare l’esordio del senatore perché il suo entusiasmo sembra aver dato una spinta galvanizzante anche ai colleghi, dopo le tante vicissitudini all’ingiù della politica che stavano portando alla depressione irreversibile. E’ evidente che senza entusiasmo e determinazione anche in politica è illusorio pensare di ottenere buoni risultati. Trova così conferma che il contributo del senatore può rivelarsi importante per il conseguimento dei risultati di questa Amministrazione. Il suo entusiasmo e la gran voglia di fare gli derivano dal suo sentirsi veramente figlio autentico della sua e nostra città, ma anche dal desiderio spregiudicato di poter sprigionare tutto il suo bagaglio di esperienza per conseguire i risultati che la gente attende da anni. Certo, il tempo a disposizione in questa consiliatura non è tanto per poter sperare di realizzare un programma corposo, pur tuttavia è possibile incamminarsi seriamente sul terreno della concretezza qualora, però, si abbia il riscontro del gioco di squadra. Dell’Osso è senza dubbio un trascinatore nato, ma ha bisogno del concorso di altri e soprattutto della struttura comunale chiamata a supportare l’azione amministrativa. Vorremmo tanto che l’entusiasmo del senatore finisse col contagiare positivamente tutti gli altri e che l’idea di partenza di far ruotare l’azione amministrativa attorno alla sua persona torni ad essere considerata trainante nell’ultimo scorcio di legislatura. a.d.m.
Nella foto Dell’Osso con l’ex direttore del museo prof. Leonardo De Luca.
