Il governatore pugliese Nichi Vendola è furibondo per le forme di proteste messe in campo sulla sponda lucerina nel tentativo di salvare l’ospedale ed attacca maldestramente il Sindaco Pasquale Dotoli. Ecco una sua dichiarazione che rivela tutta la spocchiosità del personaggio: “E’ triste cogliere il livello di speculazione politica, come quella del Sindaco di Lucera, che protesta contro la chiusura dell’ospedale che noi non intendiamo affatto chiudere. Piuttosto,andrebbe chiuso l‘eccesso di strumentalità di propaganda e di demagogia”!. Vendola gioca sulle parole, come abitualmente fa e sa fare, perché sa perfettamente che a 71 posti letto l’ospedale è defunto in chiave tecnica, come sostengono i medici. Vendola è infastidito dal fronte della protesta lucerina, che, ovviamente, non può che avere alla testa il primo cittadino, accompagnato dai Sindaci del territorio che fanno sponda unica. Il governatore parla di speculazione politica, dimenticando che lui in materia è un campione, visto come si è comportato nelle campagne elettorali. E’ stato lui a speculare su Raffaele Fitto, quando promise che non avrebbe mai messo in esecuzione un provvedimento di ridimensionamento degli ospedali pugliesi, come voleva il suo avversario, salvo poi fare il contrario, anzi peggiorando la situazione. E’ lui che specula sulle sue stesse affermazioni, quando dimentica che nel corso della sua visita a Lucera promise di potenziare il nosocomio, dopo aver elogiato la sua gestione sia in termini professionali che finanziari.
Gioca sulle sue stesse parole e provvedimenti quando scorda che è con la sua gestione che l’ospedale è cresciuto, diventando eccellenza in alcuni comparti, mentre ora si rimangia tutto perché deve gestire i suoi equilibri politici a sinistra, dove viene attaccato anche dallo stesso partito di maggioranza – il Pd – che lo sostiene. Vendola non solo si permette di attaccare il Sindaco di Lucera, ma si permette anche di adottare un atteggiamento ostruzionistico, mostrando fastidio dinanzi alle richieste di audizione. Ecco il vero volto del campione della democrazia, che a Bari mostra la sua vera faccia, mentre a Roma si dimostra l’Arcangelo Custode di tutti. Piuttosto, Nichi Vendola deve indicarci le ragioni del solo ridimensionamento dell’ospedale lucerino, mentre altri in attività sul territorio dauno vanno potenziati, pur operando in un ambito più cautelato dal punto di vista dell’assistenza sanitaria e, comunque, di collegamenti più agevoli. Deve spiegarci perché negli ultimi due/tre anni sono state spese somme ingenti per l’ampliamento del “Lastaria” per, poi, decretarne subito dopo praticamente la fine.
Che Dotoli e i lucerini difendano a denti stretti il loro ospedale non deve sorprendere, dato che questo plesso appartiene al patrimonio della città, che lo ha fatto nascere con le proprie forze e lo ha sempre difeso a denti stretti. Deve spiegare come mai i più critici verso lo schema regionale della revisione degli ospedali dauni siano proprio i suoi compagni di viaggio (Pd), che si sono fatti sentire con documenti particolarmente duri. Queste, grosso modo, sono le risposte che il governatore dovrebbe dare e non abbandonarsi ad illazioni colorite che lasciano il tempo che trovano.
a.d.m.


