- Il Ministero della Cultura ha reso noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute.
Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier:
Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”
Latina: “Latina bonum facere”
Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
Treviso: “I Sensi della Cultura”
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
Grazie al passaggio alla seconda fase Lucera sarà la Capitale Pugliese della Cultura 2025.
Il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta ha commentato con questo messaggio sui social la notizia.
- È lo straordinario risultato ottenuto dall’unica città pugliese inserita tra le 10 finaliste che concorrono all’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.
Il primo obiettivo lo abbiamo centrato e siamo tutti, ma proprio tutti entusiasti e commossi allo stesso tempo.
La Commissione ha premiato la qualità del dossier di candidatura, vale a dire la qualità della visione di futuro emersa all’esito di partecipatissimo processo di co-progettazione che ha generato 194 progetti per l’organizzazione di azioni strategiche, materiali e immateriali, di eventi, puntuali e diffusi, di collaborazioni, artistiche e comunitarie.
La sinergia tra chi ha lavorato alla costruzione della Candidatura, con tanta passione e competenza, e chi ha sostenuto questo entusiasmante processo di partecipazione attiva – dai Comitati Tecnico-Scientifico a quello dei Promotori, dagli amministratori dei Monti Dauni e pugliesi alla Regione Puglia, dalle istituzioni alle associazioni e organizzazioni culturali e civiche – ha generato una piccola rivoluzione: condividere un ambizioso traguardo con lo scopo di assegnare valore alla nostra identità, al nostro patrimonio, alla nostra storia, al nostro futuro.
Sarò per sempre grato a chiunque abbia partecipato, anche solo con un pensiero positivo, a realizzare ciò che fino al 4 luglio era solo un sogno: Lucera tra le capitali della cultura pugliese e italiana.