La società civile non può restare indifferente di fronte al massacro in corso a Gaza. Mentre la comunità internazionale guarda altrove, migliaia di civili vengono uccisi sotto le bombe, con un tasso spaventoso di vittime tra bambini e bambine. Di fronte a questa tragedia, tacciono i governi, ma non le coscienze.
Per questo domenica 8 giugno, alle ore 19 in Piazza Duomo a Lucera, si terrà una manifestazione pubblica a sostegno del popolo palestinese, promossa da associazioni, partiti, sindacati, comitati e semplici cittadini uniti dalla volontà di far sentire una voce chiara: basta massacri, basta complicità.
La mobilitazione aderisce alla mozione nazionale e rilancia parole d’ordine nette:
1. Riconoscimento dello Stato di Palestina da parte italiana.
2. Cessate il fuoco immediato.
3. Embargo sulle armi a Israele: proposta di sospendere la vendita e la fornitura di armi a Israele, per limitare le capacità offensive nel conflitto.
4. Sanzioni contro Israele: Invito a imporre sanzioni economiche e diplomatiche al governo israeliano in risposta alle operazioni militari condotte a Gaza.
5. Condanna delle espulsioni forzate: condanna di qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi dalla Striscia di Gaza.
6. Supporto alle iniziative internazionali volte al ritiro di Israele da tutti i territori palestinesi occupati.
7. Adozione di iniziative necessarie per conseguire una posizione comune, in seno alle istituzioni dell’UE, finalizzata al riconoscimento dello Stato di Palestina.
8. Liberazione di tutti gli ostaggi: attivazione in ogni sede affinché l’Italia partecipi e sostenga ogni iniziativa per la liberazione immediata e incondizionata di tutti i civili tenuti in ostaggio, sia dei 25 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, che dei 3.562 palestinesi in detenzione amministrativa, ovvero senza accusa formale, né processo, detenuti illegalmente dalle autorità israeliane.
9. Condanna chiara di tutte le violazioni dei diritti umani, indipendentemente dalla parte coinvolta.
10. Dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale, in linea con lo Statuto di Roma e in virtù del previsto obbligo di cooperazione da parte degli Stati membri, senza improprie considerazioni politiche che minerebbero il principio fondante per cui la legge, anche internazionale, è uguale per tutti.
La manifestazione sarà anche un momento di ascolto e testimonianza, con gli interventi di:
Jean-Patrick Sablot, regista ebreo impegnato da sempre contro l’antisemitismo e ogni politica di guerra
Azmi Jarjawi, attivista palestinese e sindacalista della CGIL Puglia
In piazza ci sarà una comunità plurale, determinata a rifiutare la logica della guerra e dell’occupazione, e a chiedere un impegno concreto per la giustizia e la pace.