Venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Rotaract Club di Lucera, in collaborazione con il Rotary International Club di Lucera, organizza il convegno “Stalking. Storie di ossessione e persecuzione”. L’incontro è previsto alle 19.00 presso il Circolo Unione in Piazza Duomo ,Lucera.
Sia la disciplina che riguarda lo stalking che l’istituzione di una Giornata internazionale in favore della non violenza sulle donne hanno origine piuttosto recente. Da ciò nasce l’esigenza di sensibilizzare la popolazione per prendere coscienza del fenomeno e arginarlo.
Sul tema relazioneranno Claudio Pascucci (psicologo e psicoterapeuta), Carmen Antonetti (avvocato penalista), Francesca Bozza (operatrice Telefono Donna) e Anna Ricciardi (giornalista).
Nel 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite designò il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne con l’invito ai governi, alle organizzazioni internazionali e alle ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. La data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Tra le forme di violenza più subdole rientra quella psicologica in cui troviamo lo stalking, oggetto del nostro incontro.
Quest’anno, nel programmare le attività di Club, abbiamo cercato di adattare i nostri service al principio generale secondo il quale tutti hanno pari dignità sociale e uguali diritti. Abbiamo creduto, dunque, che trattare un argomento delicato come lo stalking, affrontandone gli aspetti rilevanti, possa aiutare chi, suo malgrado, si trova al centro delle attenzioni ossessive, tipiche di questa forma di violenza psicologica, permettendogli, nel nostro piccolo, di riprendersi la propria vita trovando il coraggio di reagire denunciando.
La parola stalking racchiude una serie di comportamenti reiterati di sorveglianza, controllo, contatto pressante e minaccia che invadono con insistenza la vita di una persona per toglierle la quiete e l’autonomia. L'attenzione che si trasforma in ossessione. Molestie quotidiane, silenziose, difficili da individuare e arrestare. Il sospetto che diventa paura, erode la libertà fino a costringere la vittima in una prigione soffocante. Gli atti persecutori, dal 25 febbraio 2010, sono un reato ben definito, punito con condanne da sei mesi a quattro anni di reclusione. A fronte di una disciplina giuridica ormai all’avanguardia e nonostante le numerose iniziative di informazione e sensibilizzazione oltre che dei centri e dei numeri verdi a sostegno resta ancora elevato il numero delle denuncie sommerse da parte delle vittime a causa dei tabù culturali ancora presenti nel nostro territorio.
In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata, ma ormai centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.