In genere queste notizie si danno col punto interrogativo o col condizionale, se non altro perché in politica quello che oggi è certo domani potrebbe essere smentito o superato. Lo diciamo per esperienza diretta. Inoltre, mai chiedere conferma agli interessati, i quali forniscono gli estremi di ufficialità soltanto con i documenti dell’intesa sottoscritta. Se pure! Comunque, la notizia che il senatore Costantino Dell’Osso e il Sindaco Pasquale Dotoli si sarebbero riappacificati viene confermata da più fonti e tutte vicine ai due soggetti in argomento. Se tutto venisse confermato, la formazione politica che fa capo al senatore, “Più forza per Lucera” potrebbe defluire ( come dire scioglimento) o federarsi, secondo una formula molto in voga in questo momento, ad evitare di compromettere le proprie identità, cosa che potrebbe determinare un certo disorientamento tra gli elettori. Ovviamente, tutto è da vedere anche nella prospettiva delle prossime elezioni, a carattere locale ed oltre. L’obiettivo immediato sarebbe quello di dare un quadro definito e compatto al Comune, con l’innesto dei due consiglieri dellossiani (Gabriele Dell’Osso e Michele Miano), sperando così di dare una accelerata ai programmi che bollono in pentola, diversi dei quali illustrati dal sindaco nel corso dell’ultima conferenza stampa, insieme alla citazione delle tante questioni già risolte, nonostante le turbolenze della politica.
L’altro obiettivo è quello di aprire le danze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, con l’obiettivo di recuperare Costantino Dell’Osso, che si ritiene possa essere immesso nella politica attiva e utilizzare la sua indiscutibile esperienza, anche come uomo di governo. L’”operazione” prevederebbe la nomina ad assessore dell’avvocato Pietro Di Carlo, un giovane fedelissimo del senatore, per il quale già in passato si era parlato di un ingresso in Giunta, anche in relazione alla sua buona prova di esordio fornita come consigliere con la gestione Morlacco. Staremo a vedere cosa succederà a breve. Intanto, c’è da comprendere appieno la posizione di Achille Petito, il quale, dopo aver lottato a denti stretti per la sopravvivenza dell’UDC a Lucera, ha lasciato il partito, senza indicare, per il momento, dove approderà. Anche per Petito è probabile un ingresso nella maggioranza, pure a sottolineare il buon risultato elettorale nell’ultima competizione amministrativa. Francamente non si comprende il gesto di Petito, il quale aveva anche sostenuto una polemica piuttosto animata con l’amico ed attuale coordinatore del partito, Carmine Bilancia, proprio a difesa del ruolo dell’UDC. Dunque, aspettiamo, posto che l’interessato ha detto che ce lo farà sapere. Nel frattempo, sono confluiti nell’UDC Mario Massariello e Angelo Ventrella, che facevano parte della lista “Libertà Democrazia Cristiana,” la formazione che faceva capo a Peppino Labbate. Il partito di Casini torna ad avere i suoi quattro consiglieri comunali espressione delle elezioni.
Come è ancora oscillante la posizione di Giuseppe Di Sabato ( ex PDL), il quale si è dichiarato indipendente, senza però assumere un atteggiamento preconcetto nei confronti della maggioranza. In sostanza, egli voterà di volta in volta quei provvedimenti che potrà ritenere positivi per la città. Si dice in genere così quando col binocolo si è alla ricerca di un approdo politico diverso. Insomma, la situazione è in gran movimento, se si pensa anche a a destra l’UDC ha fatto una bella campagna acquisti, per usare una espressione sportiva, Inglobando nelle sue file un giocatore di prima linea come Peppino Labbate, dopo aver acquisito l’apporto dell’altrettanto numero uno Mario Cardillo. Si ha la sensazione che a destra e al centro ci sarà un grande rimescolamento di carte, anche per rapportarsi alla situazione nazionale che è cambiata radicalmente con l’uscita di Silvio Berlusconi. Comunque, si tratta sempre di riposizionamenti che non tradiranno le origini, dato che tutti i soggetti di cui si parla appartengono alla stessa area politica sostenitrice dell’elezione di Pasquale Dotoli. Sembra un paradosso in termini, ma in politica si vive anche di paradossi e di scommesse.
Silvano Di Muro
