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LUCERA OSPEDALE: SI STA GIOCANDO SULLA PELLE DELLA GENTE!

 

Diciamola tutta: qui si sta giocando sulla pelle della povera gente! E’ veramente incomprensibile e censurabile il comportamento dei responsabili della sanità regionale e foggiana, i quali non gestiscono le sorti dell’ospedale lucerino “Lastaria”con quel senso di responsabilità che sarebbe logico aspettarsi, trattandosi di un servizio che tocca il cuore sociale di fasce talvolta al limite della sopravvivenza.  E’ vergognoso come si sta procedendo, con la pretesa, mal dissimulata, di demolire una struttura che i cittadini hanno pagato di tasca propria e che sono riusciti a mantenere nel corso degli anni grazie anche al contributo appassionato del personale locale. E qui vanno ricordati doverosamente i dottori Antonio Centore, Matteo Rossetti, Lucio Tozzi, Nino D’ariano, Antonio Calvano, Armando Ianigro ed altri del primo nucleo operativo di medici.  Qui si dimentica che il nosocomio è nato con i fondi del Comune, che si indebitò oltre ogni misura pur di dotare la città e il territorio di un ospedale che finalmente avesse le connotazioni di un vero punto sanitario. Addirittura il Comune prestò all’ospedale il suo personale( ricordiamo per tutti il vice segretario generale dottor Antonio Colarusso), togliendosi, come si dice, il pane della bocca  pur di consentire ai cittadini di essere assistiti dignitosamente e di mandare in pensione quella specie di lazzaretto di Via San Domenico. 

La tattica subdola con cui questi signori agiscono è sempre la stessa: inizialmente smentiscono, poi fanno mezze ammissioni, dopo giocano col vedremo e con i però e alla fine assestano il colpo mortale.  Chi ha una certa età sa che è accaduto la stessa cosa in occasione di precedenti soppressioni, in primis quella della tratta ferroviaria. Questi signori stanno sconfessando tutte le promesse, dimostrando, tra l’altro, di avere una sensibilità zero e uno scarso rispetto per le nostre popolazioni. Si disse che ci sarebbe stata una rimodulazione della struttura, anche se non si è mai capito in che cosa consistesse tale soluzione.  Però, si aggiunse, l’ospedale avrebbe comunque conservato i servizi essenziali. E tra questi vi era decisamente il  reparto di medicina, che costituisce l’ossatura stessa del nosocomio.  Anzi, è stato il reparto col quale è partita l’attività del “Lastaria”, che presto venne affiancata da chirurgia, pediatria e ostetricia/ginecologia. Ora si parla addirittura della eliminazione di medicina, che verrebbe accompagnata dall’UTIC, definita fiore all’occhiello della sanità in Capitanata. 

Si è anche parlato della creazione di quattro aree, che avrebbero dovuto far capo a Lucera, San Severo, Cerignola e Manfredonia.  Dovrebbe saltare solo quella di Lucera. E, allora, rotto per rotto, perché non lasciare in essere soltanto l’ospedale provinciale di Foggia e sopprimere quelli dei quattro centri sopra menzionati? La          zone di San Severo e Manfredonia potrebbero far capo a San Giovanni Rotondo, mentre Lucera e Cerignola ricorrere a quello foggiano.  Ogni altra soluzione appare strumentale e clientelare, nel senso che accontenterebbe i boss della politica militanti in Capitanata.  Non si può pensare di puntare al risparmio sacrificando proprio gli ospedali e, soprattutto, quelli che insistono su zone  già al collasso, con una economia da elemosina.  Certo, si può e si deve razionalizzare la spesa e su questo non ci sono dubbi, perché da sempre lamentiamo sprechi nell’ambito ospedaliero, come in tutta la realtà sanitaria.  Ma, evidentemente non si vuole procedere all’insegna del vero rigore, perché questo significherebbe provocare resistenze dall’interno.  Pur tuttavia, sarebbe la soluzione migliore per tutti, certamente la più equa. Sappiano che sta per scattare nuovamente la mobilitazione, anche a cura dell’apposito comitato, che si troverà di fronte il tentativo della dirigenza sanitaria di sabotare tutte le precedenti proposte e di far tornare tutti a casa a mani vuote. Occorre sventare questo tentativo, che suonerebbe soltanto punitivo. 

a.d.m.

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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