La Quaresima a Lucera comincia con una tradizione che da un decennio è tornata viva grazie all’impegno di un gruppo di donne riunitesi nel CIF, Centro Italiano Femminile, che in un incontro tenutosi presso il Circolo Unione hanno parlato delle Quarantane. Si tratta di una bambola di pezza, rigorosamente nera e con fazzoletto al collo, che rappresenta la moglie di Carnevale ormai in lutto. Sotto la gonna gli viene sistemata un’arancia, sulla quale vengono inserite sei piume nere e una bianca. Quelle nere andranno tolte, una alla volta, ogni domenica di Quaresima, quella bianca invece andrà tolta a Pasqua quando le stesse Quarantane vengono bruciate nel corso di un’apposita manifestazione. A parlare della tradizione delle Quarantane lo storico lucerino Dionisio Morlacco che ha raccontato una serie di aneddoti e di come questa usanza era anche frutto della superstizione popolare del tempo. Le Quarantane ora fanno bella mostra di sé per le strade e in qualche negozio di Lucera e non è raro che anche alcune scolaresche vengano accompagnate per le vie del centro per imparare una tradizione che si spera possa durare a lungo nel tempo.
Emanuele Faccilongo