Questa la lettera di risposta del Sindaco dott. Pasquale Dotoli alle dimissione del Sen. Dott. Costantino Dell’Osso da Assessore comunale
Caro Costantino,
ho la Tua del 16 marzo. Prendo atto con rammarico della Tua decisione che, evidentemente amareggia il Tuo e il mio animo. Ma la politica, come ben sai, non sempre riesce a mettere insieme la coesione con la condivisione.
La mia semplicità mi impedisce l’efficace uso della metafora. E tuttavia devo ritenere che il dibattito che ha scandito i lavori del Consiglio Comunale del 20 febbraio in materia energetica, ebbe a chiarire in maniera anche netta che su alcune questioni di fondo ci misuriamo con competenze giuridicamente sovra comunali nel cui ambito la legge riserva alle municipalità uno spazio definito ma breve, un ruolo che si esaurisce solo nell’ascolto.
Nel merito vorrei qui ricordarTi che le attuali normative regionali di settore hanno stabilito logiche di intervento che tutelano il territorio, posto al riparo quindi da una invasività inammissibile e indiscriminata, come Tu sembri paventare. D’altro canto, noi siamo abitanti di questa Terra che amiamo come Te oltre misura e sapremo difenderla ove dovessero determinarsi condizioni aggressive che oggi non vedo.
Del resto, in altre circostanze sei stato buon testimone ed attivo sostenitore di iniziative volte a difendere la nostra Comunità e le sue Istituzioni.
Quanto alla Scuola di Specializzazione, sai bene che sin dal documento di bilancio del 2012 è stata prevista una posta che potrà tecnicamente consentirci nel 2013 di recuperare e rilanciare un presidio accademico di rango, come Tu giustamente lo definisci. Non ti sembra già questo un chiaro atto di volontà politica? Altre vie erano impraticabili.
Da ultimo, lasciami dire con il rispetto e l’affetto che accompagnano questa mia, che la conoscenza delle cose è ben nitida nella mia coscienza, non insinuata da retro pensieri. Io so quel che sento e sento quel che vedo, proprio perché mi misuro costantemente nel segno della verità che osservo anche come cattolico e credente.
Probabilmente incontrerò ancora delle difficoltà, come Tu amichevolmente leggi nel mio procedere. Ma le affronterò a viso aperto, per onorare un mandato ricevuto dai nostri concittadini, perché vedi Costantino, Amico mio, non mi appartiene il desiderio di fuggire davanti alle mie responsabilità.
Mi spiace non averTi più al mio fianco in questo percorso. Ma Ti ringrazio sinceramente per l’apporto generosamente dato alla nostra collettività.
Ti saluto con la stima che sai.
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