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LUCERA, IL REPARTO ONCOLOGIA DEL LASTARIA A RISCHIO DI CHIUSURA

Da lunedì prossimo 18 luglio, al Lastaria di Lucera, non si potrà effettuare nessun servizio presso il reparto di oncologia. A rischio le visite già programmate per i malati di patologia neoplastica. Un'altra storia di "normale pazzia", quella che vede interessato il reparto di oncologia dell'ospedale "Francesco Lastaria" di Lucera. La pazzia dové direste voi lettori, ormai abituati alla cattiva gestione della cosa pubblica da parte ora di questo ed ora di quel personaggio politico, ma purtroppo questa nuova scellerata decisione, è quella che si legge nella delibera della Direzione generale della Asl Foggia, emanata lo scorso 14 luglio, la numero 1140 e tutta a danno di chi soffre. Il reparto di oncologia lucerino sarebbe a rischio chiusura con la sospensione del contratto al medico responsabile, il dottor Massimo Lombardi. La delibera in questione non riguarda solo la cessazione dell'oncologo, ma anche quella di altri medici, Palasciano di Geriatria, Di Maggio di Oculistica, Fallucchi Anestesia e Medicina Iperbarica, Calzone Medicina Interna e Ricciardi Veterinario; ma non finisce qui, anche un ingegnere per l'area gestione tecnica. Insomma come dire che per il nosocomio lucerino, si sta facendo di tutto e di più per arrivare alla completa chiusura. A far data dal 1° agosto prossimo il reparto di Oncologia dell’ospedale Lastaria praticamente chiuderà, perché non essendoci nessun medico che possa garantire il servizio, lo stesso non si potrà essere erogato. Il dottor Massimo Lombardi, infatti, unico medico oncologo che giornalmente conduce la divisione ospedaliera, lunedì 18 luglio, andrà, a giusta ragione, in ferie mentre dal 1 agosto cesserà il rapporto di lavoro e praticamente porterà alla naturale cessazione delle attività del reparto in cui figura, ad oggi, un solo altro medico, per giunta in convenzione, e che presta la sua opera solo tre giorni a settimana. Quindi non sarà sufficiente poter erogare l'assistenza minima richiesta dal territorio. Le ripercussioni, alla scellerata decisione, saranno catastrofiche per la particolare tipologia dei pazienti e alle notevoli difficoltà che si creeranno agli stessi, ma anche, alle altre due strutture, oggi operanti sul territorio, Foggia e San Giovanni Rotondo, che non sopporterebbero un ulteriore aggravio di utenze, a questo si aggiunge anche la chiusura, già effettuata qualche mese addietro, dell'ospedale di San Marco in Lamis. Ma cosa dice la delibera, innanzitutto dobbiamo ricordare che il tutto va rapportato alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima una norma sulla stabilizzazione del personale dei ruoli di alcune professionalità del mondo della sanità pugliese, da qui la decisione del Direttore Generale dell'Area Gestione del Personale dell'Asl di Foggia, Armando Liberatore, che secondo i più, ha troppo velocemente emanato la delibera "sentenza", senza verificare a quali professionalità era indirizzata. Insomma per farla breve, c'è qualcuno che viene oggi licenziato, senza mai essere stato assunto ed questa la incoerenza della delibera stessa, tra questi anche l'oncologo, il dottor Lombardi. Ma per i ben informati, anche questa delibera è stata messa su per salvaguardare alcune figure professionali. Ma questa è un'altra storia. A noi ci fa specie leggere il paragrafo 3 della delibera nella quale si legge: "3) Conseguentemente poiché la cessazione immediata dal servizio dei dipendenti di cui trattasi, fatta eccezione per le situazioni indicate di seguito, determinerebbe enormi difficoltà di funzionamento dei servizi in cui attualmente sono incardinati,...", insomma come dire che la struttura di oncologia a Lucera, non fa niente, il medico, l'altro medico convenzionato, i tre infermieri professionali e l'ausiliario, durante le ore del giorno giocano a carte. Quindi questa è la convinzione della triade a capo della Asl Foggia. Al Direttore generale, il salentino Castrignanò, sfugge, evidentemente perché non ben informato dai suoi dirigenti, che a Lucera nel solo primo semestre 2011 ci sono stati circa 2.000 accessi alla reparto e con oltre 300 visite ambulatoriali, e come se non bastasse sono pronte anche una quarantina di nuove cartelle mediche di GENTE CHE SOFFRE. E questo sarebbe un reparto che non fa niente ! Forse qualcuno "premia", come al solito, qualche esponente politico vicino ad altre strutture ospedaliere del territorio, insomma una guerra tra poveri malati. Ma della questione si sta interessando il primario di Medicina interna, oncologia e lungo degenza, il dottor Angelo Benventuo, che oggi venerdì recandosi presso la sede Asl, non ha potuto incontrare Castrignanò perchè era fuori sede, tutto rimandato, quindi a lunedì 18 prossimo, intanto proprio lunedì sono programmate già oltre una decina di visite e terapie, e la domanda è...chi potrà aiutare queste persone bisognose di cure?

Nino Bruno 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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