La sentenza tanto temuta pare sia ormai realtà. Il Presidente della della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato lo scorso 7 settembre il decreto legislativo che riorganizza la geografia dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero. Sono 31 le sedi soppresse tra loro anche lo storico Tribunale di Lucera e la sua Procura. Il provvedimento che sarà pubblicato sulla G.U., interessa anche le sezioni staccate di Apricena e Rodi Garganico che fanno parte del comprensorio su cui ha giurisdizione il tribunale lucerino. Sono soppresse anche le sedi staccate di Cerignola, Manfredonia, San Severo e Trinitapoli che dipendono dal tribunale di Foggia. A nulla sono valse le civili proteste che sono state messe in atto dal comitato per cercare di scongiurare un atto che potrebbe lasciare sguarnito un presidio in cui sono presenti pericolose organizzazioni criminali ed avere delle conseguenze socio economiche negative su un territorio già fortemente penalizzato.
danilo de sabato
Non si da per vinto il presidente del comitato per la difesa del tribunale Raffaele Preziuso che ha diffuso, appresa la notizia, il seguente comunicato:
Il Presidente della Repubblica, denegando anche Lui ogni nostra richiesta, in dispregio di ogni più valido diritto costituzionale di questo Territorio, ha firmato il Decreto Legislativo sulla soppressione dei Tribunali non provinciali, fra cui quello di Lucera.
Noi speravamo in Lui, garante della Costituzione e della Democrazia, e invece siamo rimasti ugualmente delusi!
E' un grave atto contro la volontà democratica dell'intera popolazione di Lucera e dei 31 Comuni facenti capo al Circondario dello stesso; volontà disattesa, disprezzata, violata nelle sue fondamenta, benchè espressa a gran voce in ogni dove.
Qui si sta provocando la morte del nostro territorio e noi non possiamo permetterlo, nè possiamo cantare o far cantare ad altri il suo de profundis.
Il Comitato quindi è convocato in Assemblea per GIOVEDì 13 SETTEMBRE ore 10:00 nell'Aula Prignano del Nostro TRIBUNALE.
Discuteremo assieme sulle iniziative da intraprendere tutti e tutti assieme per MOBILITARE ancora di più la collettività contro il provvedimento appena emesso, nonchè i rappresentanti al Parlamento e nei Consigli Regionale, Provinciale e Comunale, perchè ciascuno faccia tutto il possibile contro questo disastroso provvedimento.
La Società attiva non può rimanere inerme!
Noi non possiamo e non dobbiamo nè scoraggiarci nè fermarci in questa lotta impari a difesa della democrazia e del nostro territorio.
Mi auguro che giovedì l'aula sia stracolma di sostenitori e di persone pronte ad ogni azione per questo legittimo fine.
Raffaele Preziuso - Presidente C.D.L.C.


