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LUCERA, E’ SCANDALOSO: STANNO PER UCCIDERE UN OSPEDALE ATTIVO!

La politica e coloro che la rappresentano piuttosto maldestramente stanno per consumare un omicidio : vogliono chiudere, come dire uccidere un ospedale attivo! L’ospedale è quello del “Lastaria” di Lucera che è finito nel delirio di soppressione della Regione Puglia, rappresentata da quel chiacchierone di Nichi Vendola, il quale ha vinto le ultime elezioni regionali proprio sull’assicurazione che non avrebbe chiuso quei nosocomi messi in lista di attesa dal suo antagonista Raffaele Fitto.  Se sono vere le risultanze messe in campo dal senatore Costantino Dell’Osso in occasione di un incontro-protesta tenuto nella sede del suo movimento in Via Bucci,  bisogna dedurre che l’ospedale lucerino é in attivo in quanto a conti o, nella peggiore delle ipotesi, può considerarsi una struttura lodevolmente in pareggio. E per un ente pubblico che non deve fare utili, il risultato sarebbe importante. Dell’Osso non è uno qualsiasi. Pur non considerando che ha ricoperto importanti incarichi nazionali (Sottosegretario all’Interno, senatore della Repubblica ed altro), egli è stato per diversi anni a capo della struttura amministrativa dell’ospedale, per cui ha il titolo per poter parlare in questi termini e avere  la credibilità circa l’attendibilità delle cifre. E, allora, perché chiudere un ospedale che si finanzia da sé? Non era Vendola a criticare l’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti quando osteggiava i cosiddetti tagli governativi lineari, quelli, cioè, che colpirebbero senza una valutazione di merito e di qualità dei singoli settori?
E questo non è una taglio lineare alla assistenza ospedaliera, tenuto conto che il “Lastaria”  assicura una prestazione complessiva molto qualificata (la cardiologia e l’ortopedia sono risultati due settori di eccellenza!), socialmente utilissima, facendolo  con le proprie forze? Come definire allora l’annunciato provvedimento della Regione Puglia, che taglia senza rendersi conto della bontà delle strutture amministrative, che probabilmente neppure conosce? Dell’Osso ha fatto bene a richiamare tutti al senso di responsabilità e ad evidenziare quelle sacche di assenteismo politico che sinora hanno consentito ai regionali di fare il proprio comodo. E’ stato giustamente sottolineato il fatto che Lucera è praticamente senza ombrello politico, posto che tutte le decisioni vengono adottate senza un minimo contrasto territoriale, sia a livello regionale che nazionale. Il riferimento è anche alle sorti del Tribunale. A questo punto bisogna mettere insieme tutte le forze disponibili per ostacolare un provvedimento assurdo, suicida, moralmente mostruoso.
  Anche  il Sindaco dovrebbe farsi sentire di più, perché abbiamo  captato un segnale di rassegnazione di fronte all’atteggiamento spregiudicato dell’assessore alla sanità regionale Tommaso Fiore. Se l’ospedale è destinato a cadere, la cosa dovrà avvenire dopo aver mostrato i muscoli e costretto quanti hanno fatto votare Vendola e compagni a coprirsi la faccia di vergogna. Anche la politica locale deve finalmente trovare un momento di unità, evitando di muoversi solo per fare protagonismo e di accaparrarsi eventuali paternità di successo. Qui, cari politici, ci saranno forse da dividere solo le macerie. Altro che trionfi! Mettetevi una mano sulla coscienza e muovetevi all’unisono, mobilitando possibilmente tutti i vostri padrini locali, regionali e nazionali, minacciando loro di non farsi neppure vedere in giro in campagna elettorale qualora il presidio ospedaliero dovesse essere chiuso.
                                        a.d.m.

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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