Dalla tarda serata di sabato l'acqua, dopo cinque lunghissimi giorni, è tornata nelle condotte idriche della nostra città. I disagi sono comunque continuati nella giornata di domenica, ci sono state e ci sono ancora oggi cittadini che si recano alle autobotti per rifornirsi d'acqua. I giorni che abbiamo alle spalle sono stati certamente duri, in particolare per gli anziani, ricordiamo che la nostra popolazione è in maggioranza da gente ormai avanti con l'età e per questo bisognose di assistenza. Il comune e la protezione civile hanno cercato di tamponare l'emergenza con un lavoro certosino, ma la normalità è un altra cosa. Il Sindaco, Pasquale Dotoli che con la Polizia Municipale ha coordinato tutta l'emergenza, ha fatto diffuso una nota in cui raccomanda, a scopo precauzionale, di non usare l'acqua che sgorga dai rubinetti per uso potabile, ma soltanto per i lavori domestici, questo per i primi tre giorni di erogazione, in attesa dei risultati completi delle analisi che arriveranno nei prossimi giorni. Non ci dovrebbero essere problemi, in quanto nonostante la rottura si sia verificata sotto una montagna di una dozzina di metri di materiale accumulato in un'area posto sotto sequestro dalla magistratura, la forte pressione dell'acqua non dovrebbe aver permesso alle eventuali materie inquinanti d' infliltrarsi nella conduttura. Su questa sconcertante vicenda sta indagando la Procura lucerina, che cercherà di appurare le eventuali responsabilità di chi ha messo letteralmente in ginocchio una città per quasi una settimana, provocando disagi e notevoli danni economici.
Danilo De Sabato