Il fronte pro Tribunale è sempre compatto, agguerrito, determinato, ma comprensibilmente deluso. Ed ha ben donde di sentirsi così, perché in questa circostanza è stata messa sotto i piedi quella democrazia, della quale proprio il capo dello Stato dovrebbe essere garante. E Napolitano non è stato. Anche lui, come il Ministro Paola Severino, ha ignorato tutti e tutto, passando come un carro armato sulle motivazioni dirette a concludere che sarebbe stato un errore cancellare il presidio giudiziario di Lucera. Non si è comportato meglio dei professorini allievi di Monti, i quali hanno ignorato anche la politica, in virtù della quale si trovano dove operano . Politica intesa come Parlamento, perché è vero che c’è una legge delega, ma è pur vero che la stessa delega, nella fase esecutiva, deve sempre tener conto del parere, anche se non vincolante, delle Commissioni della Camera e del Senato, che hanno in qualche modo un compito evidentemente correttivo rispetto alle decisioni ministeriali. Se così non fosse, se non ci fosse questa logica, il parere sarebbe solo una perdita di tempo, inutile. I vari comitati si stanno attrezzando per rispondere alla decisione ministeriale, controfirmata dal distratto Presidente della Repubblica. Non sappiamo se vi può essere una strada percorribile, ma sarebbe il caso – se trovata – si mettere a confronto i dati attraverso cui è stata presa la decisione, dati che in loco vengono contestati. Perché se venisse a galla che il Ministero ha adoperati dati non veri, la conclusione dovrebbe essere di sconfessione completa dell’esito finale.
Noi continuiamo ad essere pessimisti. Se qualcuno vorrà prendersi la briga di rileggere le precedenti corrispondenze avrà la conferma che le nostre perplessità non erano campate in aria. Quando i signorini ministeriali si incaponiscono e incattiviscono (offensivo e impertinente è stato l’intervento di Luigi Birritteri!) non c’è scampo. Specie quando al loro fianco vi sono altri tecnici, non espressioni del mondo politico, quest’ultimo rappresentativo delle esigenze della collettività e non soltanto della partita doppia. E constaterà anche il nostro disappunto circa l’assenza complessiva della politica o, perlomeno, di quella che conta.
Purtroppo, verifichiamo ancora una volta che siamo dei re nudi, non abbiamo alcuna forma di protezione nei quartieri alti, per cui tutti si sentono in diritto di maramaldeggiare a nostro danno. Ci stanno spogliando di tutto. E non solo Lucera e i Monti Dauni. E’ tutta la Capitanata che non conta nulla, perché oggi la Puglia è praticamente solo il Salento e in misura defilata il Barese. Siamo conciati male. E fa rabbia vedere tanti dei nostri ”minori” che continuano a litigare, a fare polemiche per dividersi i brandelli! E questo accade anche a livello comunale, dove bisognerebbe fare blocco unico, specie in questo momento di difficoltà. E accade anche nei partiti, dove continuano a prevalere correnti e mezze correnti, come se il tempo della Prima Repubblica non fosse stato mandato in archivio. Non illudiamoci: siamo destinati a campare con le pezze sul sedere, se non ci sarà una svolta di mentalità e un ritrovato spirito di corpo . Alla fine si porteranno anche il letto matrimoniale, che non è pignorabile!
a.d.m.


