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LUCERA, CHE SUCCEDE ALL' ALGHISA

A Lucera, archiviata la questione puzza, almeno per il momento e in attesa dei responsi dei vari "nasi elettronici", dobbiamo annotare che sono state ritrovate, intono alla città, vasche idriche abbandonate e fatiscenti, ma ancora utilizzate per lo sversamento di rifiuti di ogni genere, la notizia viene messa in risalto in un articolo di un noto net journal locale, che segnala la necessità di operare una sorta di screening per verificare quanti luoghi sono utilizzati a discarica, e tutte a cielo aperto, nel comprensorio di Lucera, ma forse sarebbe meglio parlare di un'intera provincia, che negli ultimi anni ha registrato vari interventi delle forze dell'ordine a salvaguardia l'ambiente.
Il problema ambientale è di innegabile priorità per la salute pubblica e va affrontato con decisione; lo stesso sindaco di Lucera, Pasquale Dotoli, durante la conferenza stampa dello scorso 7 settembre 2011 ha fatto menzione del problema e ha ammesso che, oltre alla puzza sprigionata da una o più aziende, vi è anche quella provocata da vasconi disseminati sul territorio del comprensorio cittadino, che andrebbero verificati e bonificati, e ai quali non si escludono anche i depuratori della città. Giusto e sacrosanto, ma molti hanno dimenticato, dopo il bombardamento mediatico e non, sull'opinione pubblica, o fanno finta di non vedere più, un problema ancor più grave, quello legato alla tossicità dei residui, ancora in bella mostra sulla strada statale 17 a pochissimi chilometri da Lucera, parliamo dell'azienda Alghisa.
Che ne è dell'Alghisa, si domandano in tanti, e perché tutto è ancora sempre in giacenza davanti alla "città d'arte", e cosa succede al suo interno.
Che cos'è l'Alghisa, molti si stanno chiedendo, forse la definizione più corretta è quella enunciata in una indagine giornalistica condotta da Gianni Lannes, che scrive nel lontano 1998 di "un enorme buco nero di rifiuti pericolosi saturo da decenni".
Dalle varie e lunghe indagini, e negli incartamenti accumulati, sembrerebbe che, alcuni rifiuti pericolosi provenienti da mezzo mondo, Arabia Saudita, Brasile, Francia, Belgio, Germania, e Italia, transitavano per lo stabilimento lucerino prima di sparire in fondo al mar Mediterraneo ed in Africa. Qualcuno ha ipotizzato persino l'esistenza di  una connessione diretta con l'aumento di neoplasie maligne in Capitanata, l'aumento di malati di cancro e tumore.
Insomma come dire che quell'azienda era nociva alla salute dei cittadini, e dopo chiusure e riaperture di indagini si giungeva, per farla breve, a dichiarare che l'azienda non inquinava solo l’aria, ma anche il sottosuolo e le falde acquifere, perché scaricava senza autorizzazioni i rispettivi reflui industriali, quindi si decretava la sua definitiva chiusura.
Una bomba ecologica a pochi passi dalla città, che ha generato tanto scalpore e tante discussioni anche in piazza; due anni fa, 2009, nasce anche il Comitato Intercomunale Salute e Territorio, che denunciava un'altra situazione, forse ancora più grave, quella che, ancora oggi, vede l'attenzione di tutti, Giardinetto.
Ma quest'ultimo comitato, tra i tanti, ne aveva un po' per tutti i tipi di inquinamento, come l'alto livello di elettromagnetismo sviluppato dalle centinaia di torri eoliche istallate nel territorio.
Ma queste sono altre storie.
Intanto gli anni passano, l'Alghisa è sempre li, e quell'ammasso di sostanze di colore nero pure (vedi foto), e con esse anche tanti sacchi dal contenuto, forse, sconosciuto.  
Ma a tutto ciò dobbiamo segnalare, a chi di dovere,  un'altra questione, quella legata all'apertura del cancello d'ingresso alla struttura (vedi foto).  Infatti, oltre all'occhio attento della macchina fotografica, il fatto non è sfuggito a qualche automobilista di passaggio, che pare aver notato che quell'ingresso viene utilizzato da qualcuno e soprattutto nelle ore in cui è meno visibile. Quindi la domanda sorge spontanea, cosa succede all'interno di quella struttura abbandonata e pericolosa. Notizie dello stato d'uso sono state richieste, anche, nell'ultimo consiglio comunale di Lucera, quello svoltosi lo scorso 18 agosto da un consigliere comunale (Miano).
Le ultime notizie in nostro possesso sono ferme ad un interessamento dell'allora assessore comunale all'ambiente, Franco Ienco che con il collega provinciale di Palazzo Dogana, Stefano Pecorella, avevano interessato la Regione Puglia, per reperire fondi necessari alla rimozione di quella grande quantità di materiale abbandonato e contenente alluminio, accumulata nei piazzali dell'Alghisa. Per bonificare tutta l'area dello stabilimento, secondo quanto prevede la legge, servirebbero risorse ingenti, una parte consistente delle quali sarebbe assorbita dal trasporto in discariche specializzate delle scorie grigiastre che balzano agli occhi passando davanti all'ex azienda. Ma dopo circa due anni nulla è stato fatto, mentre leggiamo che la neonata provincia BAT (Barletta, Andria, Trani) riceverà ben 2.153.273,42 euro per la bonifica di siti inquinanti presenti in quel territorio.
Quindi due pesi e due misure o cosa, qualcuno dia delle risposte ai cittadini.

Nino Bruno

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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