Così come accaduto esattamente 25 anni prima, è stato un bagno di folla a salutare il Giubileo della canonizzazione di San Francesco Antonio Fasani, celebrato in quel 13 aprile che ricorda la data in cui il Padre Maestro di Lucera fu elevato da Giovanni Paolo II alla gloria degli altari.
In realtà attorno alla giornata più importante il comitato cittadino e la comunità dei Frati Minori conventuali di Lucera hanno allestito una settimana di eventi e appuntamenti a carattere laico e religioso, tutti finalizzati alla valorizzazione e promozione del Santo di Lucera, anche e soprattutto nelle giovani generazioni.
E i giovani non sono mancati, così come gli adulti, tutti distribuiti sia durante le speciali celebrazioni eucaristiche, sia nella giornata centrale del 13 aprile che è stata esaltata anche da uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane che ha riscosso uno straordinario successo.
La solenne cerimonia giubilare, preceduta da un pellegrinaggio che dalla Cattedrale ha raggiunto il santuario, è stata presieduta da Monsignor Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo della diocesi di Foggia-Bovino, e affiancato dall’attuale pastore di Lucera-Troia Domenico Cornacchia e dal suo predecessore Francesco Zerrillo. Assieme ai circa 30 sacerdoti intervenuti, all’importante appuntamento erano presenti anche padre Michele Pellegrini, ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali, e padre Angelo Paleri, Postulatore generale per le Cause dei santi dello stesso Ordine, oltre al rettore del convento lucerino Padre Giovanni Iasi e al vicario della diocesi don Ciro Fanelli.
Il sindaco di Lucera Pasquale Dotoli, invece, ha guidato la delegazione delle autorità civili composta anche dai primi cittadini di Motta con Pietro Calabrese e Volturara con Cesare Baldi, assieme oltre a tutti gli esponenti delle Forze dell’ordine di Lucera e al direttore della casa circondariale Davide Di Florio.
Il ciclo di appuntamenti si è chiuso con la Via Crucis cittadina allestita dall’Azione Cattolica diocesana, e oltre a un concerto in santuario della Corale Santa Cecilia di Lucera, diverse altre sono state, durante la settimana, le iniziative culturali soprattutto legate ai giovani, con la celebrazione della Giornata diocesana della gioventù e due iniziative promosse dall’ufficio scuola della diocesi che sono consistite in uno spettacolo a scopo benefico messo in scena al Teatro dell’Opera con cui è stato rievocato il pensiero del Fasani contestualizzato al giorno d’oggi, e un originale corteo storico che ha ripercorso in maniera itinerante le fasi più importanti della vita del frate lucerino, con lettura finale in Piazza Duomo della bolla di canonizzazione da parte del suo confratello padre Alessandro Di Palma, attuale cappellano del carcere che sorge proprio accanto al convento.
Dal punto di vista religioso, invece, le celebrazioni eucaristiche che hanno costellato la settimana sono state tutte a tema, a partire da quella per i “25esimi” (di matrimonio e di età) e gli onomastici, presieduta da monsignor Francesco Antonio Nolè, frate minore conventuale e vescovo di Tursi-Lagonegro. Un’altra è stata presieduta da padre Angelo Paleri e animata dal Centro di Solidarietà Padre Maestro, e un’altra ancora ha riguardato il tema della sofferenza con la messa per gli ammalati a cura del Centro Volontari della Sofferenza della diocesi.