Si è svolto il 13 e 14 novembre a Lucera presso l’Hotel Villa Imperiale, il “Secondo Forum dei Giovani dell’Avis Regionale Puglia”. All’evento hanno partecipato ben 140 giovani, provenienti da gran parte delle province pugliesi, ma anche dalla Toscana, Marche, Abruzzo, Veneto e Piemonte, ed ha consentito ai giovani avisini il confronto e la riflessione su tematiche sempre più attuali come l’accoglienza, l’immigrazione e l’integrazione, il tutto in funzione della donazione del sangue. I giovani, sono stati introdotti, alle tematiche in discussione, da competenti relatori, che si sono alternati secondo il seguente programma:
- “Il dono, l’antropologia e la donazione del sangue”, Matteo Aria della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino;
- “Ponti o barriere: percorsi di integrazione in una Puglia multiculturale”, Domenico La Marca, Presidente del Centro Interculturale Baobab di Foggia;
- “Dono del sangue e immigrazione: debito, controdono o riconoscimento?”, Annamaria Fantauzzi, referente dell’ Osservatorio di Avis Nazionale per la cultura del dono;
- “Donare il sangue: una questione di cultura”, Luca Mancini, dottorando in etnologia ed etnoantropologia presso l’Università di Roma “La Sapienza” e cultore della materia presso la cattedra di antropologia culturale della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Pisa.
Sono anche intervenuti, il direttore della Caritas della Diocesi Lucera-Troia, don Erminio Di Bello e Bienvenu Moumbè, meglio conosciuto come Benvenuto, responsabile del centro di accoglienza Integrimi, che opera a Lucera già da alcuni anni.
Grande entusiasmo, e partecipazione, è stato registrato tra tutti i partecipanti, i quali hanno accolto, e condiviso la visione di fondo che è stata impostata nei vari laboratori in cui sono stati svolti, ed ampliati, i temi posti a base delle relazioni. Tutto ciò in funzione di quella che può essere definita una caratteristica di “nuova socializzazione”, oramai diffusa tra le nuove generazioni, sempre più assetate di “fare gruppo” o di associarsi, fino ad intravedere le dimensioni di una nuova era comunicativa come risposta alle mutate esigenze del convivere. E proprio, i temi riferiti al dono, all’accoglienza ed all’integrazione, soprattutto dei tantissimi cittadini stranieri, hanno reso molto interessanti e produttive, le due giornate del Forum.
I giovani, al termine della due giorni, hanno proposto alcuni “lavori”, molto interessanti e belli, che daranno luogo ad un sito internet innovativo e dal duplice ruolo: promuovere la cultura del dono del sangue, nelle comunità di immigrati e fornire, a tutti, importati spunti di riflessione sulla convivenza multiculturale, attribuendo ad essi, un esplicito ruolo educativo che possa consentire di affrontare, e risolvere, le problematiche in atto con la prospettiva di notevoli aperture verso il futuro.