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L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA , parafrasando il titolo di un noto film

La sera del 9 ottobre, ritorno a casa dopo aver accompagnato  in Emilia, per un ennesimo controllo medico, mia madre (mia madre ha 88 anni ed è una invalida al 100%, che ha subito diversi interventi chirurgici, l’ultimo dei quali, in ordine di tempo, è stato un intervento cardiaco).
Bene, tornato a casa, dicevo, trovo nella cassetta della posta una missiva semplice del Comune di Lucera, per di più senza busta, con la quale vengo informato che a partire dal giorno 24 di ottobre, entrerà in vigore nel nostro Comune la raccolta differenziata dei rifiuti obbligatoria.
Sono inoltre indicate, molto sinteticamente, le modalità alle quali il cittadino è obbligato ad attenersi:
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ogni titolare della cartella tarsu è responsabile del kit  che è nominale (ogni bidone ha un codice a barre identificativo);
nei giorni prestabiliti, dalle ore 20 alle ore 22, bisogna mettere il bidone del colore appropriato, fuori dalla propria abitazione, quindi sulla strada. Poi, entro le ore 8 del mattino, bisogna, tassativamente  ritirare il bidone in casa>>.
E’ inoltre indicata l’ordinanza del sindaco a cui si fa riferimento e si rammenta che tali disposizioni sono obbligatorie e che i trasgressori saranno puniti con le previste sanzioni (delle quali, tra l’altro, non è data nessuna informazione) e, chi vuole, potrà ricorrere al TAR, secondo i termini di legge previsti
(informatomi, ho saputo che per istruire un eventuale ricorso al TAR, bisogna spendere alcune migliaia di euro. Francamente non so chi può permetterselo).
Rimango alquanto perplesso.
Decido allora di collegarmi al sito internet del Comune di Lucera (e sinceramente, non so quanti cittadini siano nella condizione di poterlo fare, penso, per esempio, agli anziani) e dopo annosa ricerca, ormai alle 2 di notte riesco a trovare il testo integrale dell’ordinanza del Sindaco.
Quindi  scarico  e salvo il suddetto file sul mio computer, rimandando ad un altro momento la lettura/studio del medesimo e  vado finalmente a letto a godermi il sospirato riposo.
Qualche giorno dopo, decido di leggere l’ordinanza del Sindaco, per cercare di capirci qualcosa in più.
Sull’ordinanza, nel paragrafo relativo alle sanzioni, si legge tra l’altro:
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    Incendio di rifiuti in area pubblica o privata, sanzione da 150 a 500 euro;
    Mancata consegna dei beni durevoli ad uso domestico al rivenditore o ad imprese pubbliche o
    private che gestiscono il servizio di raccolta, sanzione da 50 a 300 euro;
    Danneggiamento delle attrezzature rese disponibili (contenitori etc…), sanzione da 150 a 500 euro;
    Deposito dei rifiuti all’esterno dei contenitori predisposti dal gestore, sanzione da 50 a 300 euro;
    Getto di rifiuti sul suolo pubblico, sanzione da 50 a 300 euro;
    Conferimento di materiali accesi, tali da danneggiare il contenitore, sanzione da 150 a 500 euro;
    Errato posizionamento del manico antirandagismo dei contenitori, sanzione da 50 a 100 euro;
    Spostamento dei contenitori dalle posizioni individuate dai gestori, sanzione da 50 a 300 euro;>>.
Ohibò, ho esclamato tra me, ma qui è proprio il caso di dire che si danno i numeri….
Innanzi tutto, partendo dall’ultima delle sanzioni previste, non è stata individuata alcuna posizione dai gestori, e poi , soprattutto (e questo riguarda tutti i punti fino a qui presi in esame),
ma come cavolo si fa a concepire una norma che prevede da una parte la mia personale responsabilità della conservazione e gestione dei beni consegnatimi in comodato gratuito (bidoni etc…) prevedendo anche le sanzioni a cui verrei sottoposto qualora trasgredissi agli obblighi di legge, e dall’altra, mi obbliga a lasciare per 12 ore tali beni, incustoditi sulla strada, durante la notte?????????
Ma… steng scetat, duorm o è fantasia?
Continuando, l’ordinanza così recita:
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E penso : “se per un accidente qualunque fossi rientrato in una data successiva al 16 ottobre, sarei stato multato?”
Ma…steng scetat, duorm o è fantasia??
(e poi, vedere cittadini anziani non automuniti costretti a trasportare a piedi 6 bidoni da porta Foggia fino alla propria abitazione è francamente incivile ed umiliante. Altro che “educare i lucerini alla civiltà”…)
Proseguendo:
<>
Qui siamo all’optimum.
 Vi è l’obbligo di conferire i rifiuti tra le ore 20 e le 22 dei giorni prestabiliti, e del ritiro dei bidoni entro le ore 8 del mattino (va aggiunto che è prevista la rimozione dal centro storico di tutti i bidoni fino ad ora presenti).
A): Mia madre (e sinceramente non penso che sia l’unica in queste condizioni) è una pensionata di 88 anni per di più invalida e quando io non ci sono, vi è solo una donna delle pulizie che va da mia madre 3 ore al giorno, 3 giorni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 del mattino, e 2 giorni dalle 15,30 alle 18,30, quindi fuori dagli orari previsti dall’ordinanza.
 Non so se, oltre a come e quando conferirò i miei rifiuti e se rispetterò i bidoni consegnatimi in comodato gratuito, a qualcuno di questo Comune può interessare sapere che, essendo io uno dei tanti “bamboccioni” che alla tenera età di 48 anni, non avendo ancora un lavoro sono costretto a vivere a casa di mia madre che è una pensionata che campa con una pensione di reversibilità con la quale oltre che mantenere me paga anche l’affitto, non potendo quindi permettersi di pagare una badante che stia a casa 24 ore su 24, e che anch’io come tanti nutro ancora la speranza che qualcuno si preoccupi di dare attenzione, dignità e rispetto sociale oltre che umano, alle persone, prima di pre/occuparsi del “dovuto rispetto ai bidoni”.
Qualcuno che vorrà preoccuparsi del fatto che vi sono tante persone che vivono senza dignità e senza rispetto, comma a’ ‘na carta sporc, e non per scelta, ma a causa di intollerabili ingiustizie sociali.
Ora, ritornando all’oggetto in questione, essendo questa la situazione della mia famiglia, dicevo, se io manco da casa per andare a cercare un lavoro per un mese o due, nel frattempo, mia madre cosa fa? Rimane sepolta viva dall’immondizia?
E se una persona va (per esempio)  a lavorare fuori Lucera di notte partendo e rientrando a casa fuori dagli orari previsti, secondo questo Comune, cosa fa?
B): Viene inoltre intimato ad ogni singolo intestatario di bolletta tarsu e quindi dei bidoni, di porre il proprio bidone fuori dalla propria abitazione, sulla strada. Il condominio nel quale abito è composto da 25 nuclei familiari.
Riuscite ad immaginare che, solo davanti alla porta del mio condominio, a partire dalle ore 20, la strada sulla quale affaccia il mio cancello di entrata, viene inondata da 25 bidoni?
C): Per gli esercizi commerciali e/o uffici, si sta ancora procedendo allo studio di una modalità differente.
Allora, se è possibile prevedere delle modalità differenti per gli esercizi commerciali e gli uffici presenti nel centro storico, perché non prevederle anche per le abitazioni?
Inoltre, nel frattempo non verrà messa a punto la modalità alla quale i suddetti esercizi dovranno attenersi, non vi saranno comunque più i bidoni nel centro storico. Quindi, quei cittadini cosa faranno?
A queste e ad altre obiezioni è stato risposto che, questa è solo una sperimentazione, che durerà 1 anno e che in corso d’opera, se vi saranno dei problemi, si cercherà di trovare delle soluzioni.
Si, ma allora, se è solo una sperimentazione e se tu prevedi che potrebbero esserci delle cose, delle situazioni, non previste che potrebbero rendere inattuabile la suddetta raccolta, non lasci me cittadino, sprovvisto di alternative (per esempio rimozione dei cassonetti dal centro storico).
E se un cittadino si trovasse costretto a trasgredire le norme previste proprio a causa dello sperimentare in prima persona la non fattibilità della cosa, in attesa che anche il Comune ne prenda atto e decida eventualmente nel merito, il cittadino viene sanzionato, multato e costretto a pagare?
Ma…steng scetat, duorm o è fantasia???
In altri paesi, molto, ma molto più civili di noi, i cittadini che fanno la raccolta differenziata, vengono pagati, o con un corrispettivo in soldi o con un corrispettivo in alimenti. In altri casi è prevista una riduzione della tassa dei rifiuti. In ogni caso, è prevista una retribuzione, visto che di lavoro si tratta.
Ma in altri paesi, ancora più civili, si cerca di attuare politiche volte a raggiungere l’obbiettivo “zero rifiuti”, agendo a monte e non a valle del problema, ovvero su chi produce i rifiuti e non sui singoli cittadini costretti a “subirli”, pagandoli anche, quando vanno ad acquistare qualcosa.
                                                                                                                    Firmato
                                                                                     Un cittadino sinceramente nauseato, oltre che indignato

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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