La Diocesi di Lucera-Troia è in festa. Domenica 4 settembre prossimo arriva il cardinale Angelo Amato, che è il prefetto, cioè il capo della Congregazione delle Cause dei Santi. Quest’ultima è l’importante organismo della Santa Sede che valuta i processi di canonizzazione che provengono dalle Diocesi, come dire che esamina il vissuto di quelle figure per le quali si chiede il riconoscimento dello stato di santità. La visita pastorale del Porporato assume una connotazione particolare per il fatto che egli è pugliese di Molfetta, per cui ha la non nascosta gioia di tornare in quella terra che lo ha visto in formazione verso il sacerdozio. Con la sua prestigiosa presenza, il cardinale Amato arricchisce il significato religioso dell’anno fasaniano, che è stato voluto dai frati francescani conventuali lucerini per ricordare solennemente i 25 anni della canonizzazione di San Francesco Antonio Fasani, il Padre Maestro per i lucerini. Il cardinale Amato in qualche maniera riconfermerà il sigillo di santità per nostro Santo, benché il suggello all’esame finale degli atti debba ricondursi ad un suo predecessore. Stato di santità per il Padre Maestro sottolineato anche dalla visita a Lucera dell’allora Pontefice, ora Beato, Giovanni Paolo II, il quale si recò a pregare di lì a qualche anno dinanzi all’urna del Fasani, dopo la visita in Cattedrale.
Ma, la visita a Lucera del cardinale Amato riconferma anche la particolare vivacità della nostra Diocesi, che negli ultimi anni ha attraversato momenti di particolare significato religioso e pastorale, che si possono sintetizzare nella organizzazione del Congresso Eucaristico Diocesano voluto da Mons. Francesco Zerrillo e dalla visita di ben due cardinali. Difatti, oltre a Mons. Amato, qualche anno fa è stato ospite a Lucera il collega Gianbattista Re in occasione della festività della Madonna di Lourdes. Non meno significativa è stata la visita del lucerino acquisito’Arcivescovo Mons. Michele Di Ruberto, il quale con la sua presenza ha ribadito la forte testimonianza spirituale del Padre Maestro. Sono eventi che senza dubbio qualificano il cammino della Diocesi di Lucera-Troia, che rimarca grandi tradizioni e una presenza di indubbia pregnanza nel tessuto religioso, civile, sociale nel territorio amministrato. Un grande riconoscimento va soprattutto al nostro Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, il quale, già ad appena qualche anno dal suo insediamento, ha voluto che il cardinale Re facesse tappa nella nostra città, con una visita pastorale inserita nella grande e suggestiva cornice dei festeggiamenti in onore della Vergine dei Pirenei. Un evento che ancora viene ricordato con grande emozione dai fedeli dei “Sacramentini”, i quali, per l’occasione, donarono alla Diocesi un singolarissimo Ostensorio in oro, solo frutto di carità.
Mons. Cornacchia è andato oltre, facendo in modo da rendere possibile anche la visita del cardinale Amato, al quale certamente non sfuggirà che sul suo tavolo in Vaticano giacciono gli atti del processo di canonizzazione del Servo di Dio don Alesandro di Troja, il sacerdote deceduto giovanissimo a 33 anni in concetto di santità. Non sfuggirà neppure la storia di santità presente nella Chiesa diocesana, come testimonia il Beato Agostino Casotti, la Venerabile Genoveffa De Troia e l’ apertura del processo diocesano di canonizzazione per il Servo di Dio Padre Angelo Cuomo, il Giuseppino che sbalordì tutti per il suo straordinario impegno nella formazione dei giovani. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per fare della visita del cardinale Amato un momento di straordinario suggello per l’impegno della Chiesa locale e del suo Pastore Mons. Domenico Cornacchia, il quale la guida con polso fermo, ma con saggezza, tenerezza, col cuore di un grande padre spirituale. Infine, Il Vescovo sarà ricevuto, a capo di una delegazione, a Roma il 5 ottobre dal Santo Padre Benedetto XVI per una udienza plenaria. Ci sarà anche la Penitenziaria apostolica per tutti i fedeli che per un anno si porteranno in pellegrinaggio nel santuario di “San Francesco”.
a.d.m.