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In 'Cremeria Letteraria' si parla di storia con Vito Bianchi

Lunedì 27 febbraio alle 20,30 in Cremeria Letteraria Presidio del Libro si parlerà di storia.

In Piazza Duomo sarà infatti ospite Vito Bianchi con il suo ultimo libro “Otranto 1480. Il Sultano, la strage, la conquista” (Ed. Laterza), titolo in corsa anche per il Premio Presidi del Libro il 4 e 5 marzo prossimi.

Nel 1480 l’impero ottomano era in prepotente espansione verso l’Europa e il Mediterraneo. Sulla sua traiettoria, l’Italia appariva lacerata da congiure e lotte intestine fra le più splendide signorie rinascimentali. Dietro l’attacco turco a Otranto c’è il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell’antichità, che intende riunificare l’impero romano togliendo al papa la Città Eterna dopo aver già conquistato Costantinopoli. Ci sono gli interessi della Repubblica di Venezia che ha bisogno di preservare le sue basi commerciali sui quadranti orientali; c’è Lorenzo il Magnifico, appena scampato alla Congiura dei Pazzi, angustiato dalla necessità di liberare la Toscana dall’assedio degli Aragonesi; c’è un ex gran visir caduto in disgrazia, che vuole riabilitarsi agli occhi del suo signore invadendo il Mezzogiorno italico; ci sono le mire di dominio della Penisola del re di Napoli; c’è un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della Cappella Sistina, briga per insignire di nuovi feudi i propri nipoti; ci sono condottieri al servizio del miglior offerente; c’è il coraggio dei Cavalieri di Rodi che resistono agli assalti degli ‘infedeli’ musulmani; e c’è un grandioso mosaico che profetizza l’avvento del Male. Alla fine della guerra a Otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. Si cercherà di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei ‘martiri della cristianità’, contro ogni evidenza e testimonianza. Su tutto, l’indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni.

 Vito Bianchi, già professore di Archeologia all'Università degli Studi “A. Moro” di Bari, dove ha tenuto pure lezioni e seminari di Storia medievale, è archeologo e scrittore. E’ inoltre docente per i master post-universitari organizzati dalla fondazione Istud.

 Ha registrato diversi cicli radiofonici su Radio Due Rai, per il programma “Alle otto della sera”. Sempre in radio, diversi sono stati i suoi interventi per trasmissioni come “Fahrenheit” e “Rai Tre Scienza”.

Collaboratore dal 1999 della rivista “Medioevo”, per la collana “Medioevo Dossier” ha firmato le monografie Il castello. Un'invenzione del Medioevo (De Agostini-Rizzoli, Milano 2001) e L'Islam in Italia (De Agostini-Rizzoli, Milano 2002).

 Per i tipi degli Editori Laterza ha pubblicato Gengis Khan. Il principe dei nomadi (seconda edizione 2007), Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina (terza edizione 2009), Castelli sul mare (prima edizione 2008) e Otranto 1480. Il sultano, la strage, la conquista (2016), che ha ricevuto il premio speciale “Raccontare la Storia” - Castellina Marittima 2016. 

 Per Raffaello Cortina Editore ha scritto Dracula. Una storia vera (Milano 2011). 

 Per Arnoldo Mondadori Editore, nella collana “I classici della Storia”, ha dato alle stampe il volume Gengis Khan e Marco Polo (Milano 2011).

 Conversa con l’autore il Professor Giuseppe Losapio, docente di storia e materie linguistiche e letterarie

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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