Nulla di preciso e di convincente si sa sull’attuale stato politico dell’Amministrazione comunale. Alcuni sostengono che vi sia in atto una situazione comatosa irreversibile, altri che Dotoli e compagni abbiano ancora energie sufficienti per sopravvivere. C’è un rincorrere di voci, smentite, dietrofront che alimentano i cosiddetti pastoni dei giornali, ma non fanno intravedere nulla di concreto, ammesso che in politica si possa reclamare concretezza. Si parla di soccorsi da parte di pezzi del centro destra (Dell’Osso, UDC ora di Labbate e Cardillo), ma gli interessati smentiscono in maniera netta. Del resto non si capisce come costoro dovrebbero soccorrere Paquale Dotoli, dopo essere stati schiaffeggiati pubblicamente. Anzi, politicamente questo dovrebbe essere il momento per restituire pan per focaccia, come sul dirsi. Anche se la poltica è spesso affidata all’inverosimile. Non ci sembra il nostro caso. IL prossimo Consiglio Comunale forse costituirà l’ultima spiaggia per la sopravvivenza di questa Amministrazione. Non si sa di quanti voti possa ancora disporre il PDL, che sembra il partito dei naufraghi. Anche qui quelli che passano per dissidenti o disobbedienti non ci dicono su cosa dissentono. D’accordo non condividono genericamente la linea politica e amministrativa, ma non ci hanno mai detto su cosa, su quali provvedimenti, su quale azione specifica. Si mantengono nel vago, minacciando e ritrattando, apparendo e nascondendosi al contempo, rivelandosi per quelli che sono: figuranti della politica che pensano di amministrare la città con i loro capricci.
Altro che gestire un condominio, come ebbe modo di esprimersi felicemente Dotoli alcuni mesi fa! Eppure, intervistati, tutti dicono di volersi batter solo per i problemi della città, anche se nel pratico li boicottano. Dicono di voler rispettare il mandato dei propri elettori, anche se tradiscono questo mandato, che è quello programmatico per il quale è stata apposta la crocetta sulla scheda. In tale vuoto, vi é la manca assoluta di comunicazione: I cittadini, i giornali sono trattati come questuanti, come poveracci che non meritano la minima considerazione. Non un comunicato, non una manifestazione di impegno, non una prospettiva: si va in mare aperto. E in mare aperto procede la città. Mentre la disoccupazione aumenta, mentre lo stato sociale si appesantisce sempre di più. Proprio giorni fa abbiamo appresso che il gruppo Pitta ha licenziato i dipendenti dal primo gennaio, notizia che fa il paio con quella della messa in libertà dei 122 dipendenti della Bioecoagrim.
Negli ultimi giorni, c’è stato un solo comunicato del PDL provinciale con cui si invitava l’UDC ad appoggiare la Giunta Dotoli. Invito andato a vuoto, a quanto pare, posto che i destinatari manco hanno ritenuto di rispondere. Siamo all’operetta. Quelli che ancora ritengono di far parte della maggioranza si lamentano circa il fatto che quasi tutta la stampa sta su posizioni critiche ed utilizza tutte le occasioni per dare addosso agli amministratori. In effetti, è così, tranne qualche timida eccezione. Non per difendere la categoria, ma questi signori, dovrebbero indicarci qualche ragione per poter parlare bene della maggioranza, che sta sempre con l’ossigeno e pronta a litigare e a dividersi. Gli organi di informazione avranno pure i loro torti, come succede in ogni buona famiglia, ma nello specifico ci sembra abbiano motivi sufficienti per tentare di richiamare questi signori al senso di responsabilità e a decidersi una buona volta cosa fare sino alla scadenza della legislatura. Si pensa che il prossimo Consiglio Comunale sia quello che detterà i tempi e i modi di una probabile crisi o di una incollatura ulteriore dei vari pezzi sparsi qua e là. Speriamo che si giunga ad una conclusione, perché l’opinione pubblica è stanca di assistere a questi siparietti disgustosi.
a.d.m.


