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IL NEMICO DELL’OSPEDALE DI LUCERA: LA REGIONE

 

Un bel comunicato del Pd lucerino ha fatto un po’ di chiarezza a sinistra, in relazione alla vicenda che vede coinvolto l’ospedale “Lastaria”. E’ stato giustamente sostenuto che non poteva essere penalizzato il nostro nosocomio per una ragione semplicissima: è il presidio che in fatto di qualità si mantiene di molte spanne al di sopra dei confratelli foggiani, che sono stati risparmiati dai tagli. Osservazione giustissima se anche con gli ospedali non si facesse sfacciata politica, quasi che la salute dei cittadini debba dipendere dal voto di preferenza per quel partito o per quel candidato, magari fannullone. Senza girarci attorno così è, purtroppo.  Dunque, la qualità.  In questi casi non serve a nulla, perché il tutto viene deciso al di sopra delle nostre teste e con artifici dialettici, ricchi di poesia (Vendola) e non di sostanza. C’è un però: acclarato che alla Regione si è deciso per schieramenti politici e per clientela mettendo sotto i piedi proprio la invocata qualità, avremmo preferito che il Pd avesse assunto una posizione politica di contrasto forte ed anche di disimpegno della locale segreteria, allo scopo di rimarcare meglio il distinguo con gli amministratori dello stesso partito ( a Bari c’è una maggioranza con forte presenza proprio del Pd!), anche a salvaguardia della dignità di coloro che lavorano con tanti sacrifici in periferia.  Il discorso sulla qualità: ininfluente, dunque, E qui ci richiamiamo ( per i giovani) ancora una volta all’epoca della soppressione del vecchio treno (ottobre 1967), quando il Ministero dei Trasporti  decise di eliminare la tratta Lucera-Foggia pur in presenza di bilanci positivi per la linea, che venne definita ramo secco, mentre, invece, secco non era.  

Ma proprio perché non era negativa la gestione, si fece in modo di eliminarlo, dando la gestione alle autolinee Scarcia, i cui soci allora nel barese erano molto influenti politicamente. Così si disse allora e nel merito non ci furono mai smentite. Comunque, non ebbe alcun valore la storia della  positività contabile della gestione, come ora non avrà quella della qualità delle prestazioni del “Lastaria”. Signori, quando la politica decide non ci sono ragioni per pentimenti sulla obiettività delle cose!  Anche il discorso del Pd sulla povertà del territorio non serve a nulla, dato che i soloni della sanità regionale fanno i tagli orizzontali solo sulle fasce basse più deboli. In uno regione seria dovrebbe, invece, toccare quelle più alte per ovvie ragioni.  Qui va fatta, comunque, una riflessione seria. E’ vero, come dice Vendola e il suo apparato chiacchierone che bisogna tagliare. Ed è inevitabile che tutti non sono disposti a subire i tagli. Comprensibili, dunque, le manifestazioni di protesta che si vanno diffondendo a macchia di leopardo in tutta la regione.  Ma, proprio per questo bisognava fare davvero il discorso sulla qualità e sull’efficienza delle strutture. Solo così gli amministratori regionali sarebbero stati messi in grado di difendersi e di giustificare i loro tagli. Invece, così non è accaduto e di conseguenza ci sarà un massacro nell’assistenza ospedaliera e ancor più caos nella politica.  

Né valgono le assicurazioni circa l’utilizzo di strutture alternative o di compensazione, perché quelle non arriveranno mai, come tante altre cose promesse. Se non ci sono i soldi per gli ospedali, dove si vanno a reperire le risorse per queste strutture alternative?  Non era più semplice reperire fondi all’interno delle altre pieghe del bilancio della sanità, eliminando, per esempio, i tanti sprechi per i quali si sta occupando proprio in questi giorni la magistratura foggiana?  E non sarebbe anche il caso di fare lavorare di più e meglio gli attuali dipendenti, il cui tasso di assenteismo o lavativismo  è notoriamente elevato? E non si potrebbe far lavorare di più i medici specialisti , che quando esercitano l’attività in proprio diventano dei passisti formidabili, alla Felice Gimondi del ciclismo ?  Nossignori. Bisogna tagliare l’ospedale di Lucera perché è quello che non si può difendere, perché è quello che appartiene a popolazioni ormai abbandonate, anzi ignorate. E, poi, parlano dei riscatto del Subappennino dauno, che non ha neppure strade per collegarsi al suo interno! Signori, almeno non prendeteci in giro e girate alla larga quando avrete bisogno di voti!

a.d.m.

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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