Il governo ha deciso questa mattina di dare il via libera alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie in esso è prevista la soppressione del Tribunale di Lucera
Questo il comunicato stampa:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.
Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.
Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera definitivo ai decreti legislativi di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del decreto, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 del precedente Esecutivo.
La versione definitiva del decreto prevede:
2) la riduzione e l’accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schem a di decreto, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un Ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;
3) la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo - rispetto alla previsione iniziale - un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l'eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità della terraferma;
4) la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.
Il Ministro della giustizia Severino ha affermato di aver letto con grande attenzione i pareri del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle Commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi e di aver registrato posizioni tra di loro diversificate. In piena sintonia col Consiglio dei Ministri, è stato deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata.
In passato il Ministro aveva più volte espresso apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal CSM nel proprio parere, le richieste delle Commissioni giustizia di Camera e Senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie. Un terreno questo - ha sottolineato il Ministro Severino - su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico. Per queste ragioni, sono state espunte, dall’iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l’accorpamento, ove possibile, di tribunali e/o sezioni distaccate, caratterizzate da una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale e dalla comunicazione tra i territori.
È stata invece confermata – ha concluso il Guardasigilli - la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l’esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione, con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze.
La reazione a questa notizia del Sindaco di Lucera Pasquale Dotoli che ha diffuso questa nota.
Amarezza e rabbia sono i sentimenti avvertiti dal Sindaco di Lucera Pasquale Dotoli alla notizia, peraltro inattesa e imprevista, legata alla soppressione del Tribunale di Lucera con le sezioni distaccate di Apricena e Rodi Garganico.
La decisione è giunta questo pomeriggio, nell'ultimo Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva, con largo anticipo rispetto ai tempi che avrebbero fatto presagire un pronunciamento verso la seconda decade di settembre e non prima. "Tutto si è compiuto appositamente a ridosso del Ferragosto, nel periodo in cui le Camere fermano il loro lavoro per la pausa estiva. La Politica ne esce, difatto, ridimensionata. Il parere del Parlamento, espressosi attraverso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica - entrambi largamente favorevoli al mantenimento del Tribunale di Lucera e in un caso, con l'eventuale allargamento del suo bacino a San Severo, Orsara di Puglia e Vieste - è stato sconfessato dal Governo tecnico nazionale", ha evidenziato Pasquale Dotoli con profondo rammarico. "Forse le indicazioni e le espressioni di giudizio delle Commissioni Giustizia di Senato e Camera, risalenti alla settimana scorsa, sono stati letti con eccessiva fretta. O, chissà, non sono stati valutati affatto", ha rincarato il Primo Cittadino. "Quel che fa più scalpore e induce al disappunto è il fatto che, tra i 37 tribunali da chiudere, 6 siano stati salvati per la presenza, nei loro territori, della criminalità: Caltagirone, Scaccia, Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Cassino. Mentre apprendiamo che proprio Cassino, per qualcuno, è zona di mafia, dobbiamo rilevare che per il CdM la mafia garganica non esiste, malgrado una pericolosità e storicità provate nei processi degli ultimi anni. Questo Governo farebbe bene a passare la mano, posto che con una manovra assurda ed antieconomica priva i cittadini di un diritto primario: quello alla giustizia", ha precisato ancora Dotoli. "Ringrazio coloro che, a vari livelli, si sono adoperati sperando in un risultato diverso. Mi sento in dovere, tra l'altro, di rivolgere il mio apprezzamento al Procuratore Capo di Lucera, dottor Domenico Seccia, per quanto fatto nel tentativo che, chi di dovere, capisse quanto il nostro sia un contesto a forte rischio criminalità. Sono profondamente dispiaciuto per l'atteggiamento a dir poco ermetico di un Ministro e di un Governo non votato dal popolo. Mi auguro che il Parlamento tutto rifletta su questi atteggiamenti di assoluta autonomia con i quali esso si muove. Credo, purtroppo, sia difficile recuperare la situazione allo stato dei fatti. Mi auguro che venga, da subito, un nuovo Esecutivo più attento a questioni vitali, come quelle incarnate dal sistema giustizia e dalla riforma forense, e non solo interessato allo spread e alla pressione fiscale", ha annotato Dotoli. "La nostra reazione, come sempre unita a quella dei rappresentanti politici eletti in Capitanata, non si limiterà all'osservazione dei fatti ma sarà orientata ad azioni di deciso dissenso. Valuteremo l'opportunità di convocare un Consiglio Comunale straordinario, monotematico e allargato ai comuni del circondario giudiziario e oltre. Non cediamo e non chiniamo il capo. Proveremo, anche stavolta, a dire la nostra contro la penalizzazione di un'intera comunità e del suo vasto hinterland", ha annunciato infine il Sindaco Dotoli.
Il Sindaco di Lucera
Pasquale Dotoli
Le altre reazioni:
Soppresone Tribunale, Bordo (PD): 'E' molto grave la decisione assunta dal Governo di cancellare il Tribunale di Lucera'
“Il Governo ha compiuto un errore gravissimo con la scelta di cancellare il Tribunale di Lucera, dimostrando di avere poco rispetto del Parlamento e sottovalutando le conseguenze negative che tale decisione produrrà sui cittadini in termini di inefficienza, maggiori costi e minore sicurezza". Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, esprime "netto dissenso rispetto alla decisione del Consiglio dei Ministri, che invito a rivedere alla luce del chiaro ed inequivocabile pronunciamento del Parlamento".
"Aver deciso di tenerne conto solo in parte incrina la relazione tra istituzioni e induce ad avanzare dubbi sull'arbitrarietà della scelta - continua Bordo - Se alla base della decisione del Consiglio dei Ministri di mantenere solo alcuni Tribunali c'è la pericolosità dell'azione criminale in quei territori, non c'è dubbio che il Tribunale di Lucera avrebbe dovuto essere preservato per contribuire nella lotta contro la criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, presente nell'area di sua competenza, come fatto in questi anni insieme alla DDA di Bari.
Ora si pone anche un serio problema di funzionalità della Giustizia in Capitanata. Il Tribunale di Foggia, già in difficoltà per la quantità di procedimenti pendenti, dovrà occuparsi dell'intera provincia. Certamente sarà necessario implementare le strutture, determinando un aumento dei costi e ottenendo un risultato contrario a quello perseguito dal Governo con il provvedimento di riorganizzazione degli uffici giudiziari.
Il Governo - conclude Bordo - avrebbe dovuto tenere conto di tutti questi elementi di valutazione ed e' ancora in tempo per rimediare. Lo faccia anche per rispetto delle decisioni assunte a larghissima maggioranza in Parlamento".


