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IL BEATO CASOTTI SANTO? SI RIAPRE IL PROCESSO ALL’ESTERO

Congiuntamente, le Diocesi di Lucera-Troia e quella di Zagabria riconsidereranno l’istruttoria del processo di canonizzazione del Beato Agostino Casotti (Agostino Kazotic), il grande  Vescovo croato che resse la Diocesi di Lucera per appena un anno (1322-1323), rivelandosi un Pastore di infaticabile ardore apostolico. Si segnalò per la sua forte contrapposizione al dilagare dell’islamismo, che già allora influenzava la vita religiosa e che egli riuscì a modellare attraverso la parola avente un potente fascino sugli uditori e un grande ascendente sulle anime, come ci fa sapere Massimiliano Monaco all’interno del suo profilo biografico recentemente pubblicato. Intanto, proprio  quest’ultima biografia sarà ristampata in croato per consentire ai fedeli della Croazia di meglio approfondire la conoscenza di questa figura episcopale, che viene venerata con grande zelo nella diocesi lucerina ( festa liturgica il 3 di agosto). Si vanno costituendo gli organismi diocesani che devono valutare la cosiddetta fama di santità del Beato, cioè verificare se nel corso di tanti anni  la venerazione del popolo cristiano è rimasta inalterata. Ci sarà, inoltre, una grande opera di sensibilizzazione perché attraverso la sua intercessione giunga un miracolo, il solo che serve a chiudere l’attività di indagine e proporre alla Congregazione dei Santi il riconoscimento di canonizzato. Questo significa che per ottenere il miracolo bisogna chiederlo attraverso la intercessione del Beato.
 Dalla Croazia ferve l’attività in questa direzione, anche mettendo a frutto i numerosi contatti intercorsi negli ultimi anni  tra le due Diocesi, su iniziativa soprattutto del Vescovo uscente Mons. Francesco Zerrillo ed ora dal confratello in servizio Mons. Domenico Cornacchia. Ci si muove anche in altra direzione . Da parte del “Comitato Diocesano Pro San Domenico” ( la chiesa dove operò Casotti)  si vuole il ritorno dei resti mortali del Beato nella sua dimora ( resti  che furono traslati nel 1812 nella Cattedrale) e il riconoscimento a Santuario della chiesa di San Domenico. E’ evidente che è tutta la figura del Beato che va riscoperta, riconsiderata e fatta conoscere soprattutto ai giovani, che anagraficamente sono più lontani dagli anni dei saraceni che imperversavano in città, dettando le loro condizioni religiose e civili. Dunque, anche un pagina di storia  interessante, specie se collegata alle vicende del nostro tempo.
Agostino si oppose con tutte le sue forze, facendo nascere dal nulla una splendida comunità cristiana. Tutto ciò è possibile ora, anche a seguito della riapertura della chiesa di San Domenico, colpita gravemente dal sisma dell ’80 e recuperata al suo antico splendore grazie alla iniziativa  di  Mons.Francesco Zerrillo.  La chiesa non solo è stata recuperata, ma è diventata un punto di riferimento della vita religiosa e mariana in particolare, per l’impegno del rettore canonico Luigi Di Condio, il quale non tralascia occasione, anche a valenza  culturale, per tenere vivo il culto verso la Beata Vergine del Rosario e del Beato Agostino Casotti. Il Comitato si propone anche  di conoscere il contributo dato dal  Vescovo croato nella realizzazione e  nella difesa del patrimonio religioso diocesano.  Si deve a lui ,infatti, la costruzione dell’Episcopio, la nascita di un orfanotrofio femminile e della Fondazione dell’ospedale, la costruzione della cinta muraria e il restauro di alcune chiese. Se si considera che tutto ciò è stato realizzato in appena un anno, si può immaginare e apprezzare quale grande  zelo animasse il  Vescovo croato verso Lucera e i suoi figli spirituali.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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