Alla fine bisogna dare anche il resto a questi signori dalla soppressione facile, come si dice dalle nostre parti. Elena Gentile, assessore regionale al walfare di Cerignola, ha dichiarato senza mezzi termini che l’ospedale di Lucera va chiuso. Lo ha detto ad un sito televisivo locale, senza minimamente turbarsi, quasi che l’operazione debba rientrare tra le cose ovvie, di normale amministrazione. Quindi, non è il solo Tommaso Fiore, suo collega alla sanità, a pensarla così, motivo per il quale si deve dedurre che a Bari suonano tutti la stessa musica. Elena Gentile è di Cerignola, per cui va a lei chiesto perché dovrebbe essere chiuso l’ospedale di Lucera e non quello di Cerignola, posto che quest’ultimo presidio non ha particolari meriti per sopravvivere. Non vogliamo fare discorsi di meriti e di demeriti, ma a questo punto i raffronti vanno fatti a scanso di equivoci, ad evitare che qualcuno possa anche attribuirsi meriti di qualità, di eccellenza. L’ospedale di Cerignola opera sostanzialmente nell’anonimato. Non emergono particolari zone di eccellenza tali da giustificare il suo mantenimento. Anche il territorio servito potrebbe far capo a Foggia, un territorio peraltro ricco, come possono essere ricche le nostre zone. Quello di Lucera, fino a prova contraria, annovera delle eccellenze, come è stato ufficialmente riconosciuto, e serve una zona, quella subappenninica, socialmente debole, povera, dimenticata soprattutto dalla Regione Puglia.
Va chiesto a Gentile perché per Cerignola si trovano i soldi e per Lucera no. La verità è che i rappresentanti regionali si sono divisi la torta in relazione al loro bacino elettorale e alla appartenenza anagrafica, motivo per il quale tutti gli altri sono stati messi alla porta. Anche Gentile, maliziosamente, ha fatto riferimento ai tagli del governo Berlusconi (questi della sinistra hanno l’ossessione del Cavaliere!), tagli che avrebbero impedito alla Regione di assicurare a tutti l’assistenza ospedaliera. Ricordiamo anche a Gentile che le cause del dissesto sanitario della Regione hanno ben altre origini, come l’assessore rosa dovrebbe sapere. Gli sperperi di questi ultimi anni hanno raggiunto punte da capogiro, sperperi che non sempre hanno trovato destinatari legittimi. La sanità pugliese è stata terra di conquista per tanti politici, che l’hanno utilizzata per scopi non proprio nobili. La sanità pugliese è finita al centro di pesanti inchieste giudiziarie, che hanno scoperto sistemi di gestione a dir poco scorretti. Tutti fanno finta di dimenticare queste cose e lo fanno scaricando gli oneri su popolazioni che non hanno alcuna responsabilità.
Assessore Gentile, risparmi qualche euro facendo chiudere il suo ospedale (dove lei lavora, o lavorava, come pediatra!) e faccia meno propaganda, che di certo non le fa onore. Anche la spartizione clientelare degli ospedali è sotto gli occhi di tutti, per cui tutte le giustificazioni lasciano il tempo che trovano. Chieda ai suoi del Pd di Lucera cosa pensano in proposito. Il segretario politico del Pd, Fabrizio Abate, partito di maggioranza alla Regione, era in prima fila a protestare per l’annunciata chiusura dell’ospedale. Chieda a lui il perché. Ci rendiamo conto che è la classica guerra tra poveri. Ma, ci sono poveri che indossano il vestito e quelli che hanno le pezze sul sedere!
a.d.m.


