Lucera: 422 deceduti nel 2020 contro i 369 del 2019. 100 i morti per Tumore, circa 50 quelli per il Covid.
Al netto dei decessi attribuibili al Covid, circa cinquanta nel 2020, se guardiamo ai dati degli ultimi due anni, il tumore si conferma come una delle principali cause di morte a Lucera, con circa cento persone decedute all’anno.
È lo spaccato impietoso che emerge dal confronto dei numeri del centro dauno con gli ultimi dati Istat disponibili sulla mortalità e le cause di decesso in Italia.
I numeri elaborati dall’Istituto Nazionale di Statistica, infatti, tengono conto delle morti in tutto il territorio nazionale e di tutte le età, un quadro da cui emerge che il 27,7% della popolazione muore per tumore.
“Le altre impegnative patologie non sono finite in lockdown", ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 26 ottobre in occasione della cerimonia dedicata alla Fondazione AIRC, appuntamento che inaugura “I Giorni della Ricerca”.
“Il cancro continua a manifestarsi con i ritmi di prima. Troppi screening, troppe cure vengono rinviate a causa della pandemia, rischiando ritardi irrecuperabili nelle diagnosi di tumore e pericolose interruzioni nelle terapie, che non consentono pause o sospensioni”.
Il Comitato “Io sto con il Lastaria” si è dunque mobilitato per la raccolta di 16.470 € necessari per l’acquisto di un Lavaendoscopio indispensabile per la diagnosi di tumori e di altre patologie dell’apparato gastrointestinale.
Il Comitato “Io sto con il Lastaria” opera dallo scorso mese di marzo a favore e in supporto dell’Ospedale Lastaria grazie al buon cuore di tanti lucerini e abitanti dei Monti Dauni.
Questo senza dubbio è l’acquisto più importante fatto finora.
Un traguardo impegnativo raggiunto grazie alle donazioni giunte al Comitato e soprattutto al buon cuore di tre famiglie lucerine.
Ringraziamo il compianto dott. Achille Cavalli Cavalli, che si è messo a disposizione per l’acquisto sin dal mese di aprile ma è poi deceduto lo scorso settembre.
La donazione è stata confermata dalle figlie Antonella e Anna Rita Cavalli Cavalli.
Ringraziamo la famiglia Fantini.
Ringraziamo i fratelli Marco, Fabio, Pierluigi e Giuseppe Grasso.
“Il Lavaendoscopio serve a sterilizzare il gastroscopio e il colonscopio”, ha dichiarato Pietro Angelo Amatulli, da 34 anni in servizio all’Ospedale Lastaria di Lucera, attualmente responsabile dell’ambulatorio di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva annesso al Dipartimento di Medicina Riabilitativa del Presidio Ospedaliero di Lucera diretto dal dottor Massimo Zanasi.
“Prima dell’acquisto di questo Lavaendoscopii - ha dichiarato il dott. Amatulli - per sterilizzare gli strumenti occorrevano circa quattro ore e quindi riuscivamo ad eseguire pochissimi esami.
Con questo strumento modernissimo, invece, possiamo eseguire un ciclo di sterilizzazione certificato della durata di appena 18-20 minuti che ci consente di ridurre notevolmente l’attesa tra un esame e l’altro”.
“L’endoscopia digestiva - ha dichiarato infine il dott. Amatulli - riveste un ruolo fondamentale nell’identificazione di lesioni precoci nell’ambito della prevenzione del cancro dell’esofago, dello stomaco e del colon-retto così diffuso tra la popolazione”.
Si dice che la generosità si fa in segreto ma noi in 11 mesi di attività abbiamo capito che bisogna lottare per la nostra salute, per il nostro ospedale e che le buone azioni di alcuni devono servire di esempio per gli altri.